Presunto razzismo ai danni del portiere del Serino, squadra e giocatore si affidano agli avvocati

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La nota della società sportiva U.S. Serino 1928.

Si è parlato tanto in questi giorni del grave episodio di discriminazione razziale accaduto nel corso dell’incontro di calcio valevole per il campionato regionale di promozione, girone C, disputatosi lo scorso 26 gennaio tra le squadre della U.S. Serino 1928 e il Città di Eboli, di cui è stato vittima il giovane portiere della formazione serinese Ass Dia Gueye.

Purtroppo, però, a oggi nulla è stato fatto. L’unico a prendere una decisione forte a sostegno del giocatore di colore è stato il Presidente della compagine del Serino Donato Trotta, il quale ha deciso di far uscire la sua squadra dal campo per testimoniare la solidarietà al giovane giocatore di colore.

Al di là di tale gesto, a oggi nessun organo competente ha concretamente manifestato sostanziale appoggio o interesse alla vicenda limitandosi a sterili dichiarazioni di circostanza.

Pertanto anche alla luce dell’emersione di differenti ricostruzioni storiche dell’accaduto, la società e il giovane calciatore hanno opportunamente deciso di riservarsi ogni azione consentita a tutela dei propri rispettivi buoni diritti, nominando quali propri legali di fiducia gli avvocati Giulio Tulimiero, Guido Chiusano e Costantino Sabatino, tutti del foro irpino.