Presidio Coldiretti ad Avellino: “La carne non è cancerogena, non ci sono studi fondati a riguardo”

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Pasquale Manganiello – Stamane presidio degli allevatori irpini per tutelare e sostenere il comparto zootecnico che negli ultimi anni ha scontato una grave crisi economica ed occupazionale. Coldiretti celebra anche ad Avellino la prima giornata nazionale della carne italiana nel piazzale della Ipercoop in via Salvatore Pescatori (c.da Baccanico). Avellino vanta 1640 aziende bovine su un totale di 10703 campane e oltre 27mila capi. Negli ultimi quattro anni, però, l’irpinia ha perso ben 262 aziende, un numero ben più elevato della media regionale. Durante il presidio, oltre ad una attività di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori sono state raccolte le firme per chiedere l’etichettatura trasparente a garanzia della salute dei consumatori e del reddito degli agricoltori.

La nutrizionista Giuseppina Bozzella commenta i rapporti oncologici secondo i quali una bistecca un po’ bruciacchiata fa più male di 600 sigarette:

“La carne è un elemento dalle qualità elevatissime, alimento per eccellenza dal punto di vista proteico con aminoacidi essenziali per l’organismo. Inoltre ci sono delle concentrazioni di rapporti di omega 3 e omega 6 che ossidano il colesterolo in eccesso e quindi evitano le malattie cardiovascolari. La carne, inoltre, è l’alimento che evita le anemie. Certo, se noi ci alimentiamo tutti  i giorni con una fiorentina è naturale che possano insorgere dei problemi ma non ci sono studi fondati che definiscono la carne come un elemento cancerogeno.”

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