Nessun valore decisionale per l’esecutivo provinciale del PRC convocato per questo pomeriggio: la precisazione viene operata da Carmine Cogliano, coordinatore provinciale dell’Area critica comunista che punta l’indice contro un organismo “messo in piedi al di fuori delle norme statutarie”. L’argomento, inoltre, è stato già oggetto di un esposto inviato al presidente del collegio provinciale di garanzia. “Crediamo – si specifica nella nota – che sarebbe stato meglio convocare il comitato politico provinciale per discutere delle vicende politiche nazionali, dall’accordo di luglio dei sindacati con il governo sul Welfare alla scellerata sortita dell’On. Caruso in merito alla legge 30, all’empasse politico della nostra provincia causato dalla corsa verso il partito democratico, alla analisi del perchè in provincia di Avellino i circoli del PRC non hanno messo in piedi nessuna festa di liberazione, e ancora del perchè a Sant’Angelo dei Lombardi si organizza la festa delle sinistre senza la sinistra, ma invitando alla stessa alcuni pezzi del futuro partito democratico, vedi l’ex On. Angelo Flammia”. Questioni che secondo Cogliano andrebbero analizzate nelle opportune sedi. “Il problema – continua – è sotto gli occhi di tutti, il problema si chiama povertà, quella povertà che ti impedisce di vivere dignitosamente e che ormai attanaglia buona parte dei cittadini italiani. Complice di ciò è questo governo e non altri, complice di ciò è anche questa sinistra che ha scelto la strada del partito di lotta e di governo, percorrendo più la strada governista che non quella della lotta o meglio della ‘lotta di classe’”.
Redazione Irpinia
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