Quella di Emir Sokolović, poeta nativo di Zenica, è una poesia colta, intessuta di riferimenti alla cultura bosniaca con un dato distintivo della sua esperienza esistenziale. La sua lingua, che attinge e si rigenera in continuazione, sembra voler mettere alla prova la potenzialità espressiva, che si è rafforzata durante il periodo più difficile della sua terra.
Il tempo, nelle opere di Sokolović, è memoria di un passato che riemerge nel testo come un io narrante che vuole a tutti i costi comunicare forza (e non bolle linguistiche che esplodono appena raggiungono la superficie di qualcosa).
La sua poesia, partendo dalla struggente storia dei balcani, ripercorre l’esistenza di un male, di una ferita profonda, fino alla constatazione di un dolore esistenziale, che forse un giorno potrebbe essere debellato, perché “la poesia – come affermava Mario Luzi – aggiunge vita alla vita”.
Sokolović, oltre alle numerose pubblicazioni in poesia, in Bosnia è anche il promotore di importanti eventi culturali, tutti promossi dall’Ambasciata italiana di Sarajevo.
La programmazione culturale, condotta da Sokolović con la sua Associazione “Tavolozza Blu-Armageddon”, è inserita nella Settimana Culturale che la stessa Ambasciata organizza ogni anno a Sarajevo.
Dialogheranno con l’autore Antonietta Gnerre, promotrice dell’evento, e Bozana Bijelic, traduttrice.
Nell’ambito della manifestazione Emir Sokolović riceverà il Premio Internazionale per la diffusione della poesia e della cultura. L’evento è promosso e realizzato dall’Associazione Agorà con la collaborazione del Premio Prata, Festa dei libri e dei Fumetti di Avella, Festa del Libro e della Lettura di Ostia, Casa delle Letterature G&G, Centro di Aggregazione Tavernanova, Associazione La Piccola Cometa.