Pratola Serra – Alla fine Polzone si è dimesso. Un annuncio inaspettato, sopraggiunto a conclusione di un’assise comunale che già ad apertura di lavori sembrava lasciar presagire qualche colpo di scena. L’esponente di opposizione e compagno di lista di Sabato Polzone, Angelo Capone, ha infatti ufficializzato la sua decisione di dissociarsi dal gruppo Aquilone e di continuare l’esperienza amministrativa da indipendente. Dopo la comunicazione, il consiglio passa alla discussione dei punti all’ordine del giorno. Tutto fila liscia fino a quando, in procinto di votare l’ultimo argomento, Polzone chiede la parola. “Ho commesso un grave errore politico. Sono stato sempre un uomo di sinistra e rimarrò di sinistra”. Un chiaro riferimento alla scelta dell’ultimo anno di schierarsi tra le fila del Campanile, preambolo all’annuncio che irrompe in aula come un fulmine a ciel sereno. “Rassegno le mie dimissioni, riservandomi di ratificarle nei prossimi giorni. Esco dalla scena politica locale con l’obiettivo di dedicarmi ad un nuovo progetto: un centro culturale per i giovani di Pratola”. L’ex braccio destro per venticinque anni di gestione Carpenito, l’ex sindaco di Pratola, dopo la fine del secondo mandato dell’esponente socialista, ed oggi ex espressione dell’opposizione (a seguito delle ultime consultazioni che hanno decretato la vittoria di Antonio Aufiero con la lista Terra Nuova e sancito la sconfitta di Carpenito -La Torre- e dello stesso Polzone –Aquilone-) comunica commesso la sua decisione, lasciando l’intera assise a bocca aperta. A spezzare lo sconcerto è proprio “l’amico-nemico” di una vita, Giacomo Carpenito: “Spero tornerai sui tuoi passi. Un politico viene eletto dalla comunità e per tale ragione deve restare al suo posto fino alla fine del mandato”. L’intervento di Polzone si chiude con un attestato di stima nei confronti dei compagni socialisti e della maggioranza Aufiero che definisce “un’amministrazione di buoni propositi”. E in attesa della ratifica si pensa già al dopo Polzone. Al suo posto in consiglio dovrebbe trovare posto Raffaele Marano, ex Margherita, e in caso di rinuncia Federico Mauro, ex Ds. (mari.mo)