VIDEO / “Post lockdown, occhio alla criminalità”: D’Onofrio lancia l’allarme

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“C’è il rischio che il post lockdown abbia messo a disposizione della criminalità organizzata risorse immense a poco prezzo, a prezzo di svendita. Ed è lì che bisognerebbe verificare e capire a chi va la gestione di queste attività. L’usura è solo un problema conseguenziale, perché gli imprenditori che non possono ricorrere al credito bancario ricorrono al credito usurario, succedeva prima e in questo momento lo faranno ancora di più. Ma il problema è che il credito usurario si trasforma spesso in credito camorristico”.

Il procuratore campo reggente della Procura di Avellino, Vincenzo D’Onofrio, alla sua prima uscita pubblica dopo che il Procuratore Cantelmo è andato in pensione, lancia un allarme molto importante, partecipando alla cerimonia di saluti di del comandante della polizia stradale Renato Alfano.

“C’è il rischio che la criminalità approfitti dello stato di necessità di imprenditori piccoli o grandi, ed è per questo che l’attenzione degli organi inquirenti deve essere sempre alta”.

D’Onofrio ha parlato anche dell’operazione portata a termine ieri con l’arresto di un dipendente dell’Asl di Avellino.  “E’ la conclusione di un primo step – ha detto – abbiamo ricostruito l’ammanco complessivo di 600mila euro all’azienda sanitaria, intercettando il meccanismo adottato dal dipendente infedele per favorire il vero percettore. C’è da dire che in questa occasione non vi era neppure bisogno dell’intervento della magistratura, perché la segnalazione è partita dall’interno e se funziona bene l’organizzazione interna di un ente si eviterebbero tanti illeciti”.