Chapeau Avellino. E adesso non smettere di sognare.
Contro Trento è arrivata la nona vittoria di fila (sette in campionato e due in Coppa) e la finale di Coppa. Nessuno ha fatto di meglio dei lupi in stagione.
Ormai non ci sono più parole per descrivere le emozioni che sta regalando quest’anno la Sidigas Avellino che questa sera affronterà la corazzata Milano (a Milano) nella finalissima delle Final Eight.
Come nel 2008, quando i biancoverdi trionfarono nella competizione tricolore, la partita di stasera avrà un peso specifico non indifferente, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Al Forum – fisicamente e non – con coach Sacripanti e con i vari Green, Ragland, Cervi, Buva e Nunnally ci saranno centinaia di migliaia di cuori irpini che, come otto anni fa, nella beneamata biancoverde sperano di trovare la rivincita nei confronti delle tante, troppe ingiustizie che un territorio difficile come l’Irpinia negli anni ha patito.
Si parte alla pari contro Milano, si deve partire alla pari nonostante storia, fattore campo e statistiche dicano il contrario. Di fronte ci saranno i colossi dell’Olimpia, ma questo poco importa anche perché – senza scomodare alcun Davide e alcun Golia – le prossime quattro frazioni di gara diranno dove potrà arrivare realmente la Sidigas in questa stagione.
E poi un mese fa al Forum, l’impresa è già riuscita.
Dunque, perché limitarsi a festeggiare solo per la finale raggiunta?
Pino, che sei in odor di beatificazione, ancora una volta tocca a te: portala a casa!
di Antonio Pirolo