Il nuovo porta a porta dà già i suoi frutti: raddoppiata la differenziata in città. Boccalone: “Non era facile cambiare abitudini”

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Sono bastati appena venti giorni al nuovo piano di raccolta porta a porta per invertire il trend sulla differenziata in città. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, i dati ci dicono che la differenziata è raddoppiata. A dicembre 2016 la città aveva differenziato appena il 30% dei rifiuti, ma dopo 12 mesi  siamo passati al 61,3%. I numeri li ha resi noti IrpiniAmbiente e confermano come il nuovo sistema di raccolta porta a porta stia funzionando.

«Non era facile cambiare le abitudini di una comunità, dalle famiglie alle attività commerciali, ma ci stiamo riuscendo per merito di tutti – sottolinea Nicola Boccalone, amministratore unico di IrpiniAmbiente. La comunità sta partecipando, con convinzione e continuità, a questo progetto che cambierà il volto di Avellino».

Soddisfatto anche l’assessore all’Ambiente, Augusto Penna, che sottolinea come «in venti giorni abbiamo raddoppiato la percentuale di raccolta differenziata, le stime per difetto, ci dicono che siamo oltre il 61% essendo però partiti dal 30%. Un risultato impensabile che spazza via le critiche delle Cassandre che ancora oggi continuano a fare brutta pubblicità al nuovo piano di raccolta. Il successo è dovuto soprattutto ai cittadini che si sono dimostrati eccellentemente bravi, oltre a seguire orari e calendari per la raccolta, stanno anche suggerendo le modalità per la raccolta».

Per Ida Grella, consigliere comunale Pd, il primo risultato importante della nuova raccolta differenziata sta nella scomparsa dalle strade di quei «carrellati stracolmi di rifiuti indifferenziati. Questo si traduce in un risparmio enorme per la collettività, è evidente che quella fetta marginale di incivili, che continua a conferire impropriamente, sarà multata».

Quella che sta affrontando la città di Avellino è una «una battaglia di civiltà in cui pochi credevano – sottolinea Grella – invece oggi stiamo raggiungendo i risultati. Bisogna fare entrare la differenziata nella mentalità di tutti gli avellinesi, dai più piccoli ai più anziani».