Ponte di Parolise, ci vorranno almeno altri due mesi per la ripresa dei lavori. Si annunciano altre proteste e disagi per i residenti dei comuni interessati in prima battuta dai lavori e per i tanti automobilisti che utilizzano quotidianamente l’Ofantina.
Dopo il confronto a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, durante il quale è emerso con chiarezza l’obbligo della preventiva autorizzazione sismica, Anas ha infatti presentato istanza al Genio Civile per ottenere il provvedimento sismico e deposito del calcolo strutturale.
Adesso bisognerà attendere i tempi tecnici dell’istruttoria sul progetto che sono di norma di 60 giorni, a meno che non ci siano richieste di integrazioni. Molto prevedibile che, per la ripresa dei lavori, si andrà ben oltre i due mesi.
“Il Genio Civile di Avellino – precisa la dirigente regionale Claudia Campobasso – ha garantito la massima priorità al progetto, al fine di contribuire a ridurre i disagi dei cittadini. È ovvio che, trattandosi di infrastruttura strategica ai fini di protezione civile, è necessario garantire non solo la celerità, ma anche la massima attenzione nella valutazione del calcolo strutturale”.