Si è tenuto ieri mattina, presso la Camera di Commercio di Avellino, l’incontro promosso dal presidente di Confindustria Sabino Basso al quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, il delegato alla formazione dell’ente di Palazzo Caracciolo Girolamo Giaquinto ed il presidente della Camera di Commercio di Avellino Oreste La Stella con una delegazione dell’Istituto De Sanctis capeggiata dal dirigente Piero Caterini.
Una riunione che, dopo due lunghi anni, avrebbe dovuto decretare la conclusione della questione tra l’Istituto Agrario De Sanctis e la Provincia di Avellino. La diatriba riguarda la proprietà del terreno dove è collocata l’Università del vino che starebbe mettendo seriamente a rischio la concretizzazione del Polo enologico.
Sarebbero circa otto i milioni di euro investiti dalla Provincia di Avellino per la riorganizzazione e l’ingrandimento dei locali che consentirebbero di portare a 5 gli anni del corso di studi universitari completandolo con la specializzazione. Un progetto importante per il settore vitivinicolo. Un’offerta formativa valida sia per il settore economico che lavorativo della provincia.
Ma i partecipanti all’assemblea a porte chiuse, pare non abbiano raggiunto un accordo. Caterini chiede di definire il caso che riguarda la proprietà del suolo con conseguente sottoscrizione di una convenzione.
La Provincia vorrebbe concludere l’intervento importante per lo sviluppo e deve farlo entro la fine del 2016.