Polizia penitenziaria. La FP-Cgil al provveditore regionale Martone: “Chiediamo un tavolo per discutere delle criticità”

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Una lettera aperta – a firma del coordinatore provinciale, Orlando Scocca, del coordinatore regionale della FP Cgil, Imma Cafaro e del segretario regionale Salvatore Tinto – indirizzata al Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Giuseppe Martone, al personale dipendente della polizia penitenziaria di Avellino e al segretario generale della FP-Cgil Avellino in merito alla disfunzione del servizio Nucleo Traduzioni e Piantonamenti (NTP) di Avellino.

“E’ un dato di fatto – scrivono – che tutte le realtà del sud Italia sono in palese sofferenza per la carenza di personale di polizia penitenziaria del comparto ministeri, nonché per strutture sovraffollate ben oltre i limiti regolamentari. La situazione campana ha però raggiunto limiti massimi oltre i quali non c’è un serio rischio di implosione allo stato attuale se il sistema regionale ancora ‘regge’ lo si deve all’alto senso del dovere e responsabilità che tutto il personale di polizia penitenziaria ha dimostrato e dimostra di profondere quotidianamente”.

“Siffatte drammatiche condizioni – sottolineano nella nota – sono di certo il risultato di politiche sbagliate, trascuratezze, risposte inadeguate a livello regionale e nazionale che di riflesso si sono riproposte a livello locale. Durante le riunioni tenute a tutt’oggi, troppe volte l’amministrazione non ha voluto affrontare le tematiche che la Cgil aveva tempestivamente più volte esposto. La scrivente O.S. FP-Cgil con la presente nota intende portare all’attenzione del provveditore della Campania le tematiche che alterano gli equilibri e i processi lavoratori del personale di polizia penitenziaria appartenente al NTP provinciale attualmente situato presso la casa circondariale di Avellino“.

“Le problematiche derivante dal predetto reparto NTP concernono il sovente e puntuale impiego dell’unità di polizia penitenziaria impegnata all’interno delle sezioni, così facendo, molte volte il personale preposto alla sicurezza dei reparti e dei piani detentivi , viene lasciato completamente solo con gravoso impegno di vigilare su due sezioni e con tutte le attività detentive previste durante i turni di 8-16 e 16-24. Si rappresenta inoltre che nei turni di piantonamento che espleta il personale al lavoro all’interno delle sezioni, c’è una disparità di trattamento di orari del lavoro: mentre il personale che lavora nelle sezioni, espleta un servizio che supera le otto ore, questo in violazione all’art. 9 comma 4 lettera 89, il quale recita che ‘è assolutamente vietato andare oltre le sei ore lavorative soprattutto quando ci si trova in luoghi di lavoro esterni tra cui i piantonamenti in ospedale’, infatti il personale in forza al NTP effettua solo ed esclusivamente turni di 6 ore”.

I rappresentanti sindacali aggiungono: “Ci duole segnalare, infine, fattispecie ancora più eclatante di disparità di trattamento, che durante alcuni piantonamenti espletati dai colleghi preposti alla sicurezza interna dell’istituto congiuntamente a quelli del NTP, questi ultimi vengono fatti smontare dopo sei ore mentre il personale che espleta il servizio all’interno dell’istituto viene trattenuto oltre le otto ore e quanto rappresentaTO è possibile verificarlo tramite timbratura dei badge”.

“Questa O.S. segnalata alla SV che il più delle volte il nucleo non prende in consegna il detenuto piantonato così come previsto e lascia il piantonamento dell’intero periodo al personale del servizio a turno. Questo genere di episodi si verifica soprattutto in presenza di piantonamenti espletati presso il locale nosocomio di Avellino. Per quanto sopra rappresentato da questa O.S. si chiede con la massima sollecitudine la fissazione di un incontro sindacale per discutere delle criticità su esposte” chiudono Scocca, Cafaro e Tinto.