Carenza d’organico e carichi di lavoro estremi, queste sono alcune delle criticità, ormai croniche, che hanno messo in ginocchio gli agenti della Polizia Penitenziaria, in particolare in Campania. Per questo motivo le sigle sindacali di Osapp, Uil, Sinappe, Fns Cisl, Cgil e Ugl hanno proclamato lo stato di agitazione.
Attraverso una nota stampa unitaria i sindacati fanno sapere che “il 12 giugno saranno dinanzi alla sede del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per esternare tutto il proprio legittimo dissenso e forzare l’immobilismo che ristagna ormai da troppo tempo nella regione Campania.
Nell’occasione, sarà indetta una conferenza stampa finalizzata ad informare i cittadini sullo stato in cui versa la Polizia Penitenziaria, garante dell’ordine e della sicurezza degli Istituti Penitenziari e di riflesso della serenità dei cittadini. Questa rappresenterà inoltre l’occasione – si legge nella nota – per chiedere ai cittadini di aiutarci e di sostenere questa nostra protesta.
Le risorse umane scarseggiano, le integrazioni di personale sono di gran lunga inferiori ai pensionamenti. Gli organici sempre più ridotti costringono i nostri colleghi a ricoprire con una preoccupante sistematicità più posti di servizio con carichi di lavoro non più tollerabili.
Per questi motivi Osapp, Uil, Sinappe, Fns Cisl, Cgil e Ugl non parteciperanno ai festeggiamenti per la Festa del Corpo che si terranno negli Istituti della Regione Campania “anzi è stata costituita una larga intesa per porre in essere ulteriori azioni di lotta sindacale, necessarie per consentire alla Polizia Penitenziaria di svolgere i compiti affidati dall’ordinamento giuridico con efficienza ed efficacia e nel rispetto dei diritti di ognuno”.