E’ un avellinese doc, anche se eletto in Lombardia, il nuovo Ministro all’Attuazione del Programma.
Gianfranco Rotondi ha coronato così una lunga carriera politica fatta di alti e bassi soffiando, all’ultimo momento, il Ministero senza portafoglio a Michela Vittoria Brambilla – la grande esclusa – e prendendo il posto dell’uscente Ministro del Governo Prodi Giulio Santagata.
Finito il tempo di Ciriaco De Mita (Presidente del Consiglio eletto nel 1988) e Nicola Mancino (Ministro dell’Interno dal 1992 al 1994 – Presidente del Senato dal 1996 al 2001), illustri irpini che hanno lasciato la propria impronta al governo supportati dal marchio della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi – ex democristiano e deputato dal 1994 con il Partito Popolare Italiano – si attesta nella storia locale come il primo Ministro irpino dopo una scalata a tratti lenta che lo ha ripagato, oggi, dei sacrifici sostenuti in passato. Ma il nome di Rotondi è già legato a vari aspetti del Parlamento: segretario di presidenza dal 13 giugno 2001 al 17 gennaio 2005; presidente della II Commissione (Giustizia) dal 13 giugno 2001 al 17 gennaio 2005 e dal 18 gennaio 2005 al 27 aprile 2005; nella XII commissione (affari sociali) dal 20 giugno 2001 al 17 gennaio 2002; nella XIII commissione (agricoltura) dal 27 aprile 2005 al 27 aprile 2006; nella XIV commissione (politiche dell’Ue) dal 17 gennaio 2002 al 18 gennaio 2005.
Nel giugno 2005, dopo aver acquisito l’adesione di altri parlamentari ed autorevoli rappresentanti dell’ideologia democristiana, fonda il nuovo partito della DC, di cui diviene segretario politico e si allea con la CdL in occasione delle elezioni politiche del 2006, anno in cui viene eletto senatore con le liste di Forza Italia che allora aveva concesso il diritto di ‘tribuna parlamentare’ alla DC per le Autonomie.
Dettagli sul Ministero all’Attuazione del Programma
Il Ministro senza portafoglio per l’attuazione del programma di Governo è delegato ad esercitare le funzioni di impulso, coordinamento, monitoraggio, verifica e valutazione, nonché ogni altra funzione attribuita al Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione all’attuazione ed all’aggiornamento del programma di Governo. Tali funzioni si esplicano in tutte le materie riguardanti le seguenti aree di attività:
- 1) analisi del programma di Governo, ricognizione degli impegni assunti in sede parlamentare, nell’ambito dell’Unione europea ovvero derivanti da accordi internazionali;
- 2) analisi delle direttive ministeriali volte a realizzare gli indirizzi politico-amministrativi delineati dal programma di Governo e gli impegni assunti;
- 3) impulso e coordinamento delle attività e delle iniziative necessarie per l’attuazione, la verifica delle à di adeguamento e il conseguente aggiornamento del programma, nonché per il conseguimento degli obiettivi stabiliti;
- 4) monitoraggio e verifica dell’attuazione, sia in via legislativa che amministrativa, del programma e delle politiche settoriali, nonché del conseguimento degli obiettivi economico-finanziari programmati;
- 5) segnalazione dei ritardi, delle difficoltà o degli scostamenti eventualmente rilevati;
- 6) informazione, comunicazione e promozione dell’attività e delle iniziative del Governo per la realizzazione del programma attraverso periodici rapporti, pubblicazioni e mezzi di comunicazione di massa, anche al fine di assicurare la massima trasparenza alla complessiva del Governo.
Al Ministro sono inoltre delegate le funzioni di coordinamento in materia di valutazione e controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato.
Ciò che viene proposto è quindi, in primo luogo, un esercizio di trasparenza e di controllo dell’attività di Governo rispetto agli obiettivi stabiliti dal programma di governo.