Politica e istituzioni a confronto nel ricordo di Giovanni Acocella

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Esponente di primissimo piano del Partito socialista italiano sia ad Avellino che in Campania, consigliere provinciale negli anni 60, consigliere regionale, assessore e presidente del Consiglio regionale tra il 1975 e il 1985. Questo il profilo del professore Giovanni Acocella, nato a Calitri nel 1932 e venuto a mancare all’età di 85 anni lo scorso 18 dicembre 2017.

Nel primo anniversario della scomparsa, L’A.R.E.C., l’associazione degli ex Consiglieri regionali presenta l’iniziativa “Giovanni Acocella: un uomo di scienze al servizio delle Istituzioni”, un momento di incontro e di confronto per ricordare il professor Acocella che si terrà venerdì 14 dicembre alle 15.30 presso l’Auditorium del Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Avellino.

Socialista appassionato, ma anche stimato professore di Matematica e Fisica, nella sua ultima pubblicazione, edita da Guida Napoli, Acocella aveva condensato la sua esperienza politica in una pubblicazione dal titolo “Senza fiato”, una “cavalcata di mezzo secolo nell’Italia repubblicana”, nel quale ripercorreva gli ultimi cinquant’anni di storia intrecciando le vicende nazionali con quelle della sua Irpinia.

I saluti istituzionali saranno affidati al presidente dell’A.R.E.C Vincenzo Cappello, alla direttrice scolastica del Convitto nazionale Maria Teresa Brigliadoro, e del presidente del Consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio.

Saranno loro ad introdurre gli interventi e le testimonianze di personalità illustri della politica e del mondo delle professioni quali l’onorevole Carmelo Conte, l’ex presidente della Provincia di Avellino Luigi Gesù Anzalone, l’onorevole Cosimo Sibilia, il notaio Concetta De Vitto, gli avvocati Carmine Iodice e Stefano Sorvino e l’onorevole Marco Di Lello.

Il momento delle relazioni sarà invece affidato al professore Modestino Acone, già senatore con il PSI e all’ex presidente del Senato Nicola Mancino.  A tenere le fila dei ricordi rivolti al professor Giovanni Acocella ci penserà il giornalista Generoso Picone.