Pochi bus di linea per raggiungere Nusco. I disagi per una dottoranda

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Svincolo per Nusco sulla Ofantina

Chi ci vive lo sa bene ma per chi viene da fuori è una spiacevole sorpresa. É il caso di una dottoranda di una facoltà romana che doveva raggiungere Nusco per una ricerca. Non avendo la patente ha chiesto al suo riferimento locale, la Presidente della Proloco Compsa, gli orari dei pullman di linea da Avellino per Nusco.

Antonella Petrozzino, con non poco imbarazzo, ha dovuto spiegare che ci sono pochissime corse dei bus di linea su quelle tratta, (per Nusco paese una sola) c’è qualche corsa in più per Ponteromito ma con poche fasce orarie, e collegamenti tra i due paesi non sono noti. Ed allora la dottoranda, incredula, ha chiesto se ce n’erano per Conza o se c’era un servizio taxi o Uber. Petrozzino con imbarazzo sempre maggiore ha dovuto spiegare che la compagnia di trasporti regionale, non va oltre Lioni se non con pochissime corse, quindi Conza, Calitri, Sant’Andrea e così via, non sono collegate; che ci sono compagnie private con orari e corse limitate, che c’è un autista che fa servizio taxi da Avellino verso l’Alta Irpinia e prende 100 euro all’andata e 100 al ritorno.

«Rispetto ad Uber – racconta la Presidente della Proloco, Petrozzino – è partita la risata da parte di entrambe. Dunque la conversazione tra me e la dottoranda si è conclusa con un sorriso. Ma la amara morale della favola è che nell’anno domini 2023 questa è la situazione dei mezzi di trasporto in Alta Irpinia. E che se vogliamo parlare di turismo, dobbiamo prima parlare delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto per portarli i turisti».

Il Parco Storico ed Archeologico di Conza sta destando sempre maggiore interesse. Di recente è stato visitato da troupe televisive e gruppi di ricercatori inglesi. E l’interesse si estende anche agli altri paesi dell’Alta Irpinia. Ma resta difficile raggiungerli se non con mezzi privati. Per non parlare dei disagi quotidiani dei residenti costretti necessariamente ad usare l’auto. Anche questi aspetti contribuiscono al vertiginoso spopolamento in atto in queste aree. Dunque il problema dei collegamenti è da affrontare una volta per tutte con serietà da parte della politica.