PiùEuropa, Magi con Gengaro: “Avellino partita importante”. E boccia Festa

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“Quella di Avellino e’ una partita importante anche per le recenti vicende che hanno investito il Comune e la giunta comunale. Noi, diciamolo, abbiamo sempre mosso delle critiche politiche, perche” siamo garantisti e la presunzione di innocenza vale per tutti, non solo per gli amici ma anche per gli avversari politici. Le critiche politiche pero’ le abbiamo fatte”. Riccardo Magi, leader nazionale di +Europa ha voluto mettere in chiaro subito come la questione e il giudizio e’ solopolitico. Magi, oggi impegnato in un tour in Campania per sostenere la lista “Stati Uniti d’Europa” ed i candidati al Parlamento Europeo e al Consiglio comunale, Alfonso Maria Gallo, dirigente nazionale e Manuela Zambrano. Al Gazebo elettorale lungo Corso Vittorio Emanuele era presente anche il candidato sindaco del Campo Progressista Antonio Gengaro. Due giovanissimi, anche perche’ e’ il punto di forza della proposta lanciata per la citta’. Tornando al giudizio politico, Magi ha “bocciato” l’amministrazione Festa: ” Ci sembra che sia stata un’esperienza deludente, abbia affrontato con superficialita’ le problematiche della citta’ e vogliamo partecipare a questa coalizione”. Come riguadagnare la fiducia dei giovani? “Noi lo facciamo con una lista che ha piu’ candidati giovani o giovanissimi-ha spiegato Magi- piu’ donne candidate all’ interno, che sicuramente promuovera’ quelle figure che hanno dimostrato di poter scendere in campo e scegliere di candidarsi senza essere calati dall’alto. Figure che esistono nella societa’ e si confrontano con la comunita’. L’unico modo e’ questo, tutti gli altri sono retorici, quelli che usa la destra e che puntualmemte vengono smentiti”. E sulle Europeee rispetto al voto utile propagandato dagli esponenti del Ppe, ha aggiunto: “In realta’ c’e’ un inganno enorme nei confronti dei cittadini italiani ed europei da parte dei partiti che sembrano avere maggiore consistenza. Abbiamo da una parte Salvini e la Meloni che dicono di voler cambiare l’Europa, ma a loro sta benissimo questa Europa che e’ nello stallo, che non sa decidere, un’Europa con cui alimentano la loro retorica nazionalista e sovranista. La presidente della Commissione uscente, Von Der Layen del Ppe e’ stata una delusione dal nostro punto di vista e ad un certo punto ha iniziato a “trescare” sempre di piu con elementi del fronte conservatore nazionalista, a partire dalla stessa Giorgia Meloni. A nostro avviso serve una cesura chiara, per questo gli Stati Uniti di Europa. Serve che l’Europa inizi a parlare con una voce sola in termini di politiche industriali, ambientali, politica estera, difesa e di diritti dei cittadini e di liberta’ individuali. Questo si puo’ fare se si riforma la struttura europea. Non puo’ esserci un Parlamento che non fa il Parlamento, non puo’esserci il diritto di veto, che e’ una cosa che Meloni ha messo ai primi punti del suo programma. Per fare questo bisogna uscire dall’ambiguita’ di tutte quelle forze che si dicono progressiste ma non sono federaliste europee”