Marco Imbimbo – Una decisione strategica per la città di Avellino, arrivata d’urgenza all’ultimo secondo anche perché «gli atti di programmazione sono scaduti e dobbiamo approvare i nuovi», spiega l’assessore all’Urbanistica, Ugo Tomasone.
Atti che si rendono necessari anche per mettere un freno a quella che, Tomasone, definisce «una speculazione a tutti gli effetti» e riguarda le cosiddette zone “B sature” come i cortili dei palazzi e le aree verdi, quali giardini zone da destinare ad attività sportive.
«Purtroppo abbiamo assistito, in passato, a concessioni edilizie rilasciate su queste aree. Concessioni legittime, vorrei precisare – spiega Tomasone – ma che hanno consentito di costruire in questi spazi. Con i nuovi atti di programmazione puntiamo a bloccare questi interventi speculativi, tutelando così soprattutto gli spazi di verde o destinati ad attrezzature sportive, evitando l’intensiva edificazione. Con questi atti di programmazione mettiamo in campo una salvaguardia di queste zone».
Un documento che trova il consenso dell’Aula, anche se Giancarlo Giordano (gruppo “Si può”), sottolinea: «Sono d’accordo con le modifiche, ma questa pratica è rimasta depositata in presidenza circa 4 mesi. Arriviamo sempre all’ultimo minuto».