Piscina comunale, il futuro entro sette giorni. Obiettivo: evitare la chiusura

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Marco Imbimbo – Le ipotesi in campo per evitare la chiusura della piscina comunale sono due, ma nel frattempo bisognerà aspettare mercoledì prossimo per capire quale sarà il futuro della struttura.

Oggi, a Piazza del Popolo, si è tenuto un tavolo con i rappresentanti legali della società che gestisce la piscina, a cui hanno partecipato il sindaco, Vincenzo Ciampi, l’assessore allo Sport, Donatella Buglione, il dirigente al patrimonio, Luigi Cicalese, e il rup del project financing sulla piscina comunale, Michele Arvonio.

L’incontro è servito per affrontare soprattutto l’aspetto economico della vicenda. Ballano, infatti, 1,2 milioni di euro pari alle rate arretrate del mutuo contratto con il Credito sportivo per la realizzazione dell’impianto. Mercoledì prossimo, la Polisportiva Avellino che gestisce la piscina comunale dovrà comunicare all’ente di Piazza del Popolo se è in grado o meno di pagare il mutuo.

Nel frattempo, però, il Comune deve anche valutare le ipotesi da mettere in campo nel caso in cui la risposta della Polisportiva fosse negativa. Sono tre al momento, compresa quella estrema della chiusura che il Comune vuole evitare ad ogni costo.

La prima, quella che preferirebbero a Palazzo di Città, perché più veloce, è quella di una gestione commissariale della Piscina, con la Prefettura di Napoli che nominerebbe un commissario a cui affidare l’impianto. Il ricavato verrebbe utilizzato per pagare il mutuo.

Inizialmente, questa ipotesi, era stata scartata. La piscina comunale non avrebbe diritto, infatti, allo status di servizio pubblico indispensabile, necessario per ottenere una gestione commissariale. Ma ci sarebbe una recente  sentenza  del Tar su un caso analogo che, invece, ribalta questa tesi, facendo leva sul principio dello sport inteso come diritto dei cittadini e quindi, la piscina diventerebbe un servizio indispensabile.

Al Comune stanno verificando questa sentenza del Tar per capire se sia applicabile o meno anche al caso di Avellino. Se così dovesse essere, allora la gestione commissariale verrebbe messa al primo posto. Altrimenti si passerebbe alla seconda ipotesi: affidamento temporaneo a un altro gestore. In questo caso i tempi sarebbero più lunghi perché diventerebbe necessaria una manifestazione di interessi per individuare un soggetto gestore.

Entrambe le ipotesi avrebbero come beneficio sia quello di evitare la chiusura della struttura e sia evitare contraccolpi economici per l’ente. La chiusura, infatti, farebbe ricadere sulle spalle dell’ente l’intero importo del mutuo che, tra arretrati e rate rimanenti, ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Con la gestione commissariale o l’affidamento a un altro gestore, invece, sarebbe possibile anche andare a ridiscutere il mutuo con il Credito Sportivo, ma di sicuro non ricadrebbe sulle casse del Comune.

Ogni decisione, però, è rinviata alla prossima settimana, quando la Polisportiva dovrà comunicare all’ente la propria sostenibilità economica per la gestione della piscina e per il pagamento del mutuo contratto con il Credito Sportivo.

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