Pino Rosato: “Uomo del fare” in una Terra che ha fame di azioni concrete

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Esistono grandi uomini che non necessitano di piedistalli per ergersi sugli altri. Esistono uomini che, per esperienza e competenza,  hanno un unico corollario possibile: l’umiltà.

Eh si, l’umiltà non sempre è una dote di “corredo” ma una conquista. Una meta per chi, con passi saldi già percorsi, non ha nulla da dimostrare. Uomini che alla parola fanno seguire un’azione concreta affinchè non resti “orfana” della sua natura concreta.

La nostra terra di parole ne ha sentite troppe, di alcune ne abbiamo fatto arte, di altre disillusione.

Pino Rosato ha messo il cuore nel suo operato e ha incontrato il cuore di gran parte i suoi conterranei. Li ha accolti, curati ed  ascoltati. Accoglienza e disponibilità lo hanno sempre contraddistinto sia quando si è trovato nei “posti di comando” sia quando lo si incontrava per strada. La sua risposta a qualsiasi bisogno accolto è stata, e resta, la chiarezza e la coerenza, mai privata del  suo sorriso rassicurante e amichevole.

La sua storia gli ha consentito di proporsi senza alcuna maschera, senza promesse altisonanti ma con il suo viso di sempre, quello che siamo abituati ad incontrare nei momenti di bisogno, davanti ad un caffè, o passeggiando lungo il Corso.

Si definisce “uomo del fare” e non fa altro che raccontare la sua storia, costellata di evidenze e di conferme. Cardiologo apprezzato anche fuori dai confini territoriali, con un’ampia esperienza gestionale della Sanità locale come Direttore Generale dell’Ospedale Moscati. Si candida alla carica di Consigliere Regionale nella lista “Fare democratico – Popolari”, lista che appoggia il candidato presidente Vincenzo De Luca. La sua politica è semplicemente ciò che detta un popolo che ha imparato a zoppicare ma vorrebbe correre. Concepisce la politica sanitaria come un anello indissolubile che deve “armonizzarsi” con le esigenze del singolo cittadino ed il benessere collettivo, con le necessità delle famiglie.

“Famiglia”, altro concetto cardine su cui fondare una politica efficace che nasca dalle certezze per confermarsi nei risultati. La famiglia non si esaurisce nella mera convivenza di membri che condividono un progetto, un vissuto, uno spessore emotivo. E’ un sistema principe di una società che non può ignorare che il benessere dei singoli è strettamente legato a quello delle persone vicine. In tal senso, Sanità e Famiglia trovano un sano equilibrio in un dialogo che non trascuri nessun punto di contatto ma che lo potenzi per accogliere la giusta complessità. Le fasce deboli, se trascurate nei loro bisogni fondamentali, smettono di essere una potenziale risorsa e quando si arrendono ad uno sterile assistenzialismo diventano ostacolo alla crescita globale della comunità.

E’ su questi “assiomi” che si fonda il pensiero del Dottor Rosato che nel saper ascoltare riesce ad accogliere ciò a cui ora intende dare una  risposta concreta.

Le priorità territoriali, a cui fa un chiaro e forte riferimento, devono, innanzitutto, trovare soluzione in strategie operative per far fronte alle attuali “emergenze”, soprattutto sul terreno della salute delle persone, attivando processi di rinnovamento concreto dell’assistenza sanitaria regionale territoriale ed ospedaliera .    

Le sue parole non hanno bisogno di cornici maestose perché hanno il sapore della genuinità, della premura autentica di un “padre” delle nostre Terre e, soprattutto, vengono pronunciate da chi ha la competenza sanitaria e gestionale acquisita in anni di esperienza sul campo:

“La medicina è efficace se cura la persona, la politica lo è se si prende cura di tutti”.