Regione – Realizzazione, promozione e valorizzazione delle piccole librerie esistenti o che nasceranno nelle periferie delle città. Questo è il punto essenziale della proposta di legge regionale “Sostegno e valorizzazione al sistema delle piccole librerie ” presentata dal consigliere regionale dei Ds, Michele Caiazzo.
La proposta prevede agevolazioni e finanziamenti per le imprese commerciali specializzate nella vendita di prodotti editoriali, il cui fatturato annuo derivi per almeno il 50 per cento dalla vendita di prodotti editoriali immessi sul mercato da almeno 6 mesi, escluse le pubblicazioni periodiche, e per almeno i due terzi dalla vendita di libri nuovi.
Tali imprese che costituiscono consorzi, società consortili o cooperative , potranno beneficiare delle misure di sostegno previste dalla proposta di legge. Dunque i soggetti destinatari della proposta sono le imprese esistenti o di nuova costituzione che intendono aprire librerie nelle aree periferiche le quali saranno individuate con apposito bando, dalla Regione Campania. Le imprese potranno promuovere attività e programmi anche in collaborazione con le biblioteche comunali, le università, le istituzioni culturali. La proposta prevede l’istituzione di un Fondo per il Sostegno e la Promozione delle Piccole Librerie.
Non potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese che si trovano in stato di liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o procedura fallimentare e le imprese che, costituite in forma di società di capitali, abbiano registrato nell’ultimo esercizio perdite eccedenti un terzo del capitale sociale e non abbiano integrato tale perdita entro i limiti di legge. La proposta prevede contributi a fondo perduto per le spese di progettazione, per gli studi di fattibilità economico – finanziaria, per l’acquisto di impianti e di attrezzature, compresa l’attivazione di reti telematiche e contributi in conto gestione, per la durata di un triennio, per le spese di gestione effettivamente sostenute e documentate.
Adesso la proposta dovrà seguire il tradizionale iter istituzionale. “ Al fine di valorizzare le aree periferiche che vivono una particolare condizione di degrado urbano e sociale –ha affermato Caiazzo – la presente legge è volta a promuovere il sistema delle piccole librerie quale componente essenziale del patrimonio culturale, strumento di diffusione della conoscenza e punto di coesione sociale. Favorire la nascita e lo sviluppo di librerie può considerarsi un incentivo alla frequentazione di queste ultime da parte di tutti i cittadini, può contribuire ad aumentare la propensione alla lettura e può creare nuovi e diversi punti di incontro tra ragazzi ed adolescenti. Partendo dalla considerazione che una proposta di legge non può da sola alimentare e diffondere il desiderio, l’attenzione e la passione per la lettura, occorre infondere una maggiore consapevolezza del ruolo che la lettura e, più in generale, la cultura deve avere nella vita di ogni singolo soggetto. Nell’era della globalizzazione e delle telecomunicazioni, la scelta di sostenere il sistema delle piccole librerie non è per niente anacronistica”.
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