Piazza di spaccio, la Procura chiude le indagini per cinque indagati: tre sono donne

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VALLE CAUDINA – Rischiano il processo i cinque indagati, tre dei quali donne (legate da una parentela diretta ad un boss della zona) coinvolte nel blitz di Procura e Squadra Mobile che a dicembre aveva portato a sgominare una piazza di spaccio attiva a San Martino Valle Caudina. Il pm della Procura di Avellino Luigi Iglio ha firmato un avviso di conclusione delle indagini preliminari e si prepara ad esercitare l’azione penale.

LE INDAGINI E IL BLITZ

Le indagini erano scattate in seguito ad un via vai sospetto di persone dalle otto del mattino alle quattro del giorno seguente. Un market della droga attivo quasi h24 quello sgominato dalla Squadra Mobile di Avellino con l’operazione messa a segno alcuni mesi fa . Il primo sequestro ad ottobre del 2023,  poi sono arrivate le altre  attivita’ di sequestro e l’indagine, quella che ieri mattina ha portato gli agenti della Squadra Mobile di Avellino a disarticolare la  piazza di spaccio gestita prevalentemente da donne. Mamma e figlia, legate ad un boss della Valle Caudina (ma non e’ contestato il 416 bis ndr) avevano un ruolo centrale nella gestione del traffico come e’ emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Avellino e condotte dagli agenti della Mobile.  Gli agenti di Via Palatucci decidono di “piazzare” una telecamera nei pressi dell’abitazione e come in ogni indagine per droga, dopo le prime attivita’ di sequestro. Siamo a fine ottobre 2023. Scattano anche le intercettazioni telefoniche. La droga viene consegnata anche a domicilio. Giubbini, camicie, caffe’. Cosi’ a telefono o nei contatti si cercava di eludere le investigazioni e parlare della droga. Piu’ che un negozio di abbigliamento pero’ , anche dai riscontri avvenuti tra ottobre 2023 e giugno 2024 gli uomini agli ordini del vicequestore Ingenito hanno rinvenuto invece dosi di cocaina e hashish per coloro che raggiungevano la casa e ne uscivano dopo pochi minuti. Almeno venti gli episodi di spaccio accertati dalla Mobile di Avellino.

LE PROSSIME FASI

Ora i difensori, gli avvocati Vito Pacca, Fabio Russo, Valeria Verrusio e Stefano Alessandrelli, potranno chiedere di essere ascoltati prima che  la Procura decida di esercitare l’ azione penale nei loro confronti