Piantedosi dopo gli arresti: “Seme dell’odio si diffonde, caso Avellino campanello d’allarme”

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“Il caso di Avellino è un campanello di allarme di come il seme dell’odio si diffonda anche in contesti che non avremmo mai immaginato”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante il convegno “9 ottobre 1982. L’attentato al Tempio Maggiore di Roma 40 anni dopo” in corso all’Archivio Centrale dello Stato.

La dichiarazione del capo del Viminale a margine del blitz della Digos tra Napoli Caserta e Avellino che ha portato a quattro arresti, tra cui un irpino, per associazione con finalità di terrorismo “di matrice neonazista, suprematista e negazionista”.

I quattro erano stati già oggetto di perquisizione nel 2021 e sono ritenuti dalla Procura di Napoli come appartenenti all’associazione sovversiva e neonazista “l’Ordine di Hagal”.  Condotte anche altre perquisizioni personali domiciliari e informatiche su tutto il territorio nazionale.