Piano Fibra in Irpinia: a che punto siamo?

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Anche in Irpinia continuano i progetti ed i lavori per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture legate alla fibra. Al momento in provincia di Avellino la banda ultralarga risulta disponibile soltanto a Nusco e a Sant’Angelo dei Lombardi. Ci sono però diverse situazioni in ballo che lasciano guardare al futuro con ottimismo. Come ad esempio il piano della rete di Open Fiber che prevede la fine dei lavori entro il 2022. Grazie a questi lavori i piccoli Comuni puntano su una rete wireless, un Wi-Fi a distanza per consentire a imprese e cittadini di beneficiare del programma di aiuti predisposti dal Governo ed efficientare i servizi anche nelle aree cosiddette “bianche” o “a fallimento di mercato”.

La soluzione prospettata dall’Uncem – Unione Nazionale Comune ed Enti Montani – spalanca le porte agli operatori privati che potrebbero investire nelle aree periferiche del Paese per colmare il grave ritardo del Piano nazionale di attuazione della banda larga, che anche a causa del lockdown ha congelato lo stato di avanzamento dei lavori. Il servizio in wireless potrebbe rappresentare una soluzione accettabile anche in provincia di Avellino, per aderire al piano dello sviluppo proposto dal Premier Conte che scommette sugli investimenti nel digitale, ma anche per produrre concretamente quel piano di rilancio degli investimenti atteso dalle industrie e dalle attività produttive.

Il piano di Tim

Oltre ad Open Fiber ci sono diverse soluzioni pronte per l’Irpinia. Come quello di Tim in cui a tre anni dalla prima firma della convenzione per la gestione in forma associata dell’Ict- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione- i 25 comuni del progetto pilota altirpino sono chiamati a sottoscrivere nuovamente l’adesione, nel frattempo scaduta, per poter impiegare il fondo regionale destinato alla specifica attività.

Ricordiamo che la fibra è un collegamento che riesce a trasmette i dati ad una velocità di 1 GIGABIT al secondo in fase di download; la fibra FTTC ha una velocità di trasmissione dati pari a 200 MBIT al secondo in download e la connessione avviene attraverso due cavi: uno in fibra ottica fino alla cabina e uno in rame fino all’abitazione dell’utente. L’ADSL invece raggiunge una velocità di trasmissione dati di 20 MBIT al secondo in fase di download e si connette attraverso fili di rame che collegano la centrale al punto desiderato.

Come sottolineato dagli esperti la fibra ottica è una tecnologia più vantaggiosa sia per una linea casalinga che per una linea aziendale. Per quanto riguarda i privati infatti viene garantita una maggiore fruibilità dei servizi streaming, ma anche per tutte le altre attività che si possono fare, dagli acquisti online, alla semplice informazione fino allo svago (giochi di casino e simili). Per le piccole e grandi aziende, invece, la fibra ottica rappresenta una vera svolta, garantisce una maggiore efficienza dei servizi digitalizzati, una riduzione dell’impatto ambientale nel campo dell’energia, una connessione stabile, una maggiore velocità ed efficienza del servizio Wi-Fi. Permette inoltre di lavorare con software in cloud senza rallentamenti o gestire reti e scambio di dati in tempi immediati.

Il futuro delle connessioni

Oggi è molto importante puntare sulle connessioni internet per guardare al futuro con ottimismo. Si stima che al 2021 gli utenti globali di Internet raggiungano 4,6 miliardi, vale a dire il 58% della popolazione mondiale, mentre i terminali e le connessioni alla rete dovrebbero raggiungere i 27,1 miliardi, con un rapporto di 3,5 terminali per ogni singola persona. Ed in questo scenario la connessione 5G sarà grande protagonista.

L‘Internet of Things sarà parte integrante dell’era del 5G: fra il 2019 e il 2025, il numero di connessioni IoT globali crescerà più del doppio a quasi 25 miliardi, mentre i ricavi globali dell’IoT aumenteranno più del triplo a 1,1 trilioni di dollari. La crescita degli abbonati mobili sta invece rallentando, ma ci sono ancora persone da connettere al mobile Internet: si calcolano 5,2 miliardi di abbonati mobili unici alla fine del 2019, pari al 67% della popolazione mondiale e la previsione della Gsma è che nel 2025 si salga al 70%, pari a 5,8 miliardi di abbonati mobili unici.

Intanto, quasi la metà della popolazione mondiale, pari a 3,8 miliardi di persone, è connessa al mobile Internet e il numero salirà a 5 miliardi nel 2025, pari al 61% della popolazione. Il contributo del 5G all’economia mondiale è previsto pari a 2,2 trilioni di dollari nel 2034. I maggiori settori industriali, come manifattura, utility, servizi professionali e finanziari, trarranno il massimo dei benefici dalla nuova tecnologia.