Dopo il periodo di chiusura totale per emergenza sanitaria da Coronavirus, sono aumentate in modo esponenziale le frodi informatiche ai danni dei consumatori. Lo dimostrano le numerose segnalazioni dei cittadini irpini arrivate alla sede di Confconsumatori di Avellino che raccontano della ricezione di e-mail, Pec e messaggi a scopi truffaldini.
Sono molte le società e gli enti per cui gli hacker informatici si spacciano in queste tentate truffe, al fine di acquisire credibilità agli occhi degli ignari utenti e spingerli così ad aprire in buona fede le mail che in realtà veicolano contenuti pericolosi: Eni gas & Luce, Aruba, Banca San Paolo, Poste Italiane, ma anche l’Inps e l’Agenzia delle Entrate.
«Si tratta di vere e proprie truffe – dichiara la responsabile di Confconsumatori Avellino Marta De Leucio – ideate allo scopo di rubare i dati personali, come il numero di carta di credito o le chiavi di accesso al servizio di home banking dei cittadini. I truffatori inviano false e-mail con il logo, il nome e il layout tipico della società o ente pubblico imitato, invitando il destinatario a cliccare su un link o ad aprire un allegato al solo fine di carpire informazioni riservate».
In questi giorni numerosi cittadini irpini lamentano, per esempio, la ricezione di una PEC che, apparentemente, sembra essere stata inviata dal Tribunale di Napoli ma che, in realtà, è una missiva contenente un malware di tipo Trojan che potrebbe essere in grado di rubare preziosi dati personali dal computer.
A tutela dei consumatori irpini è, pertanto, scesa in campo la Confconsumatori che ha segnalato alla Polizia Postale le numerose e-mail a carattere fraudolento.
L’Associazione invita dunque tutti i cittadini a continuare a segnalare la ricezione di e-mail o messaggi sospetti ai seguenti contatti: confconsumatori.av@libero.it e 349.096 5069.