Carmen Ricci di Casoli e Renzo Marrucci di Milano sono i due architetti specializzati in restauri di edifici storici e di culto invitati da Forza Popolare a valutare sommariamente le prime opere necessarie per dare a Petruro una sferzata di vitalità. Urgono interventi per riportare il castello e la piazza al suo antico splendore, dice l’architetto Ricci che lamenta lo scempio interventi disastrosi che nel tempo si sono susseguiti fino a snaturare questo che sarebbe potuto essere uno dei borghi più belli d’Italia, sottolineando come sia necessario recuperare il senso di questo edificio quasi irriconoscibile sotto inopportune intonacature oltre a balconi in cemento armato. La torre che si affaccia sulla piazza, il cui impianto è ancora ben visibile ad un occhio esperto nonostante sia stata abbassata rendendola monca, merita anch’essa di essere recuperata. Renzo Marrucci, specializzato nel restauro di edifici di culto, sta invece verificando la situazione della chiesa di San Bartolomeo ed è alla ricerca di vecchie foto degli affreschi di San Bartolomeo Apostolo e della Madonna di Costantinopoli, particolarmente venerata in Irpinia, che anticamente ornavano la facciata e che ora sono letteralmente scomparsi, presumibilmente sotto una spessa mano di intonaco: “Se gli affreschi sono rintracciabili sotto lo stato di intonaco sul quale è stato applicato il rivestimento in pietra possono essere recuperati benissimo con le normali accurate opere di rinvenimento. Dalla foto che vedo del complesso monumentale -prosegue l’architetto Marrucci- è evidente che il lavoro svolto negli pseudo-restauri che si sono susseguiti nel tempo hanno notevolmente manomesso e banalizzato la dignità culturale e storica-religiosa sia del corpo della chiesa che dello stesso campanile, che può essere però ripristinata con accurati studi e lavori”. Una serie di rinvenimenti di manufatti di epoca romana che si verificarono a Petruro tra gli la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 hanno inoltre destato l’attenzione dell’archeologa Monica Garruzzo, moglie del candidato Giancarlo Perazzini, il quale ha donato alla locale biblioteca i propri libri. Siamo convinti che rivitalizzare Petruro è possibile, sostiene il candidato sindaco di Forza Popolare Antonio Pizzirusso che si dimostra ottimista circa l’esito della tornata elettorale. Abbiamo molte frecce al nostro arco e prima fra tutte la possibilità vera e concreta di realizzare molti nuovi posti di lavoro attraverso le opere e i progetti che intendiamo portare a termine per richiamare qui turismo culturale e agriturismo, oltre a istituire cooperative per la produzione e il commercio di prodotti alimentari tipici della zona che. A Petruro sarà necessario realizzare subito due laboratori di trasformazione agroalimentare con l’impiego di numerosi addetti e occorre anche dotare Petruro di strutture ricettive che vorremmo preferibilmente far sorgere direttamente nelle unità immobiliari del centro storico già esistenti, sull’esempio già consolidato del turismo nei ricercati borghi medievali in Toscana e in Umbria.
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