Petracca, Festa e Cipriano: Santoro ne ha per tutti. E rilancia: “Siamo noi l’unico Centrosinistra”

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Renato Spiniello – “Qui la politica è stata anche passione e rischio e c’è chi, nonostante tutto, ha anche resistito”. Il candidato sindaco della lista “Si Può – Centrosinistra” Amalio Santoro ha fatto tappa a San Tommaso, a piazza Don Luigi Sturzo, per il suo viaggio elettorale in vista del 26 maggio.

“Questa città – ha detto Santoro – deve recuperare la sua missione, la sua funzione, e non può essere una rinnovata stazione di servizio tra est e ovest, ma deve essere al centro di un nuovo confronto regionale”. Per il candidato apicale del Centrosinistra alternativo, il suo è un programma ricco e articolato a cui ha messo mano il meglio dell’intelligenza cittadina. “Siamo noi l’unico Centrosinistra, solo noi abbiamo raccolto il meglio delle culture democratiche – precisa Santoro – E oggi, nell’anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, vogliamo rilanciare quella stagione coniugandola con i tempi in cui viviamo”.

Questione morale ancora al centro del dibattito politico, con la notizia di una candidata delle liste di Festa raggiunta da misure cautelare. “Gravissimo che si verifichino questi episodi – commenta Santoro – non è solo la qualità dei candidati consiglieri a essere in dubbio, ma anche quella dei candidati sindaco e di chi fa le liste”.

Immancabili anche le bordate a Maurizio Petracca, Luca Cipriano e Gianluca Festa. Al primo Santoro dice di non aver mai letto un libro di politica, in ogni caso “è sempre meglio morire comunisti che zuppisti”. L’ex Vice sindaco di Galasso viene liquidato come “sorridente quanto inutile”, mentre per Cipriano l’attacco è ancora più sottile: “Si è rimpinzato di incarichi e ora, nel suo aggregato inguardabile, tanto quanto quello di Festa, ha aperto agli scarti demitiani e a presenze ingombranti e fastidiose come Iacovacci e Poppa. Per non parlare di Enzo De Luca”.