IL MIGLIORE. Zito 6,5 – Riapre la partita appena si alza dalla panchina. Furore, ardore e voglia di dimostrare di essere utile alla causa. Impatto devastante per lui sul match.
Frattali 6 – Non può nulla sulle prodezze pescaresi e tiene a galla i lupi fino alla fine. I tre gol sono diventati una pessima abitudine.
Nica 5 – Si propone coraggiosamente ma a livello difensivo è nullo. L’apice del suo affanno si registra sulle finte di Verre che lo ubriacano in occasione del 2-0 biancazzurro. La fascia destra resta un tabù per l’Avellino
Biraschi sv – (dal 23’ pt Giron 5 – Tesser non lo considera adatto per la difesa a quattro e si vede. Non si sgancia mai, anzi si fa incalzare da Zampano).
Chiosa 4,5 – Serataccia per il difensore scuola Toro che ci mette il braccio in maniera scomposta provocando il rigore e poi lascia troppo spazio a Caprari per l’affresco indirizzato all’incrocio. Dovrebbe guidare la difesa incerottata e invece la affossa insieme a tutto l’Avellino.
Visconti 6 – Nella serata di scarsi pericoli sulla fascia di competenza, è costretto a traslocare al centro con discreti risultati. Non soffre Lapadula e nonostante non avesse mai giocato da centrale nella difesa quattro si mostra a proprio agio. Una nota lieta che consola Tesser in virtù dell’espansione dell’emergenza.
Arini 5,5 – Fa fatica in mezzo al campo all’inseguimento dei funamboli biancazzurri. Avrebbe bisogno di rifiatare, ma Tesser non vuole saperne di concedergli un po’ di tregua.
Jidayi 5,5 – Dalle sue parti si aggira Benali che non si ferma un attimo e lo costringe agli straordinari davanti alla difesa. Non ha però la lucidità necessaria per fare da scudo alla retroguardia.
Gavazzi 5,5 – Partita senza strappi per l’ex Ternana che alimenta poco l’azione complici i problemi fisici ed un po’ di stanchezza. Dai suoi piedi transitano pochi palloni (dal 16’ st Zito 6,5).
Bastien 5 – Impalpabile il folletto belga che, non al meglio, si nasconde tra le maglie biancazzurre a centrocampo. Scarse tracce di lui in partita. (dall’8’ st Insigne 5 – Infruttuoso il suo ingresso in campo. Ha le qualità per innescare le punte ma non le sfrutta).
Mokulu 6 – Non riesce ad esprimersi come vorrebbe, poi allo scadere diventa l’uomo giusto nel posto giusto con il quinto sigillo nelle ultime cinque partite. Segno che non smette mai di crederci e di lottare.
Trotta 6 – In ombra nel primo tempo, reattivo nel secondo quando propizia le due reti biancoverdi. Se non con i gol, il suo apporto c’è ed è tangibile in area avversaria.