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Un incubo durato più di un anno, 36enne fa arrestare l’ex compagno

Molestie, telefonate fino a 200 volte al giorno e pedinamenti, finalizzati ad ottenere il totale controllo della ex in ogni suo movimento. Una vera e propria ossessione, quella di un 40enne di nazionalità elvetica, nei confronti della donna che lo aveva lasciato.

Gli Agenti del Commissariato di S. Angelo dei Lombardi hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti dell’uomo, un disoccupato svizzero residente a Lioni, responsabile del reato di stalking e percosse in danno della ex compagna, una 36enne belga.

L’uomo era già stato condannato in primo grado alla pena di un anno e sei mesi, scontando la pena con gli arresti domiciliari.

La vicenda, che ha costretto la 36 enne a vivere in un incubo continuo, risale al marzo dello scorso anno: la donna, esasperata e timorosa per la propria incolumità, aveva sporto varie denunce, a seguito delle quali erano state avviate le indagini da parte delle forze dell’ordine.

Da queste risultò come l’uomo perseguitasse la ex compagna in modo compulsivo: oltre alle continue molestie telefoniche ed ai pedinamenti, l’ossessione in una circostanza era sfociata in una vera e propria aggressione, procurando alla donna diverse lesioni.

In seguito all’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari, i tentativi di persecuzione del 40enne sembravano terminati, ma così non è stato tenuto conto che l’uomo, incurante delle misure restrittive, ha avvicinato la donna nel tentativo di ricostruire quel rapporto sentimentale ormai in frantumi da tempo.

La donna, pertanto, presa dalla paura di ripiombare nell’incubo, ha nuovamente denunciato l’accaduto ai poliziotti. Dai fatti accertati è arrivata la richiesta di aggravamento della misura cautelare con il carcere, convalidata dal giudice il quale ha consentito così alla donna di acquistare l’agognata tranquillità.

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