Perizia di Variante del Tunnel, la nota di Claudio Rossano

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Perizia di Variante del Tunnel, la nota dell’architetto Claudio Rossano.

La Giunta Comunale ha scelto il giorno di S.Rita – protettrice dei casi disperati – per cercare di risolvere, con l’approvazione dell’ennesima perizia di Variante, il problema del Tunnel. Il solito ben informato giornalista, che forse riceve notizie dai solerti uffici comunali, ce ne da notizia e ci dice che la perizia di variante “dovrà essere limata in ogni dettaglio prima della sua definitiva approvazione”.

La situazione invero sembra essere migliorata se oggi si parla di “limatura” della perizia mentre qualche anno fa si parlava di “limatura” di uno degli archi del Ponte della Ferriera. Qualche giorno fa la Soprintendenza avrebbe espresso il suo parere sulla nuova Variante che dovrebbe essere esaminata anche dal Genio Civile. Se la Variante interessa lo storico ponte è evidente che dovranno essere fatti i calcoli e le verifiche di quella struttura in muratura che – è bene ricordarlo – ricade in zona sismica. Dovrà essere pertanto operato anche il calcolo delle massime sollecitazioni sul terreno di fondazione, che in questo caso ricade nel torrente Fenestrelle.

Sono stati predisposti questi elaborati? Darà il suo parere il Genio Civile? E certamente faticoso sarà il compito dell’assessore Preziosi che dovrà convincere i suoi colleghi di Giunta all’approvazione della perizia, anche perché la perizia non è stata ancora sottoscritta dall’Impresa d’Agostino, che richiede il riconoscimento degli oneri maturati dopo 13 mesi di sospensione del cantiere. E’ bene ricordare che l’impresa d’Agostino si era aggiudicato quell’appalto proprio in base ai limitati tempi di esecuzione ( nove mesi ) ed avrebbe dovuto completare i lavori entro il 16 giugno 2013. A quasi quattro anni da quella data si parla ancora di perizie di Varianti e nessuno si assume la responsabilità di dire che vi sono stati gravissimi errori progettuali. Sarebbe spettato al RUP evidenziarli.

Spero che questa situazione venga presto all’attenzione dell’Autorità Anticorruzione e della Corte Regionale dei Conti, da me sollecitata ad intervenire. La stessa Regione Campania, che ha funzioni di controllo sui finanziamenti Europa PIU, dovrebbe rivolgere la sua attenzione su questi lavori interminabili, evitando di dare proroghe di oltre un anno a lavori che per contratto dovevano essere svolti in nove mesi.