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Pensa a ladri in azione e spara all’auto…invece sono i Carabinieri

Poteva finire molto peggio, ma per fortuna un 74enne, convinto di essere in presenza di ladri e invece si era imbattuto in Carabinieri che vigilavano sulla sua sicurezza, non ha centrato il bersaglio. L’episodio è avvenuto questa notte in Savignano Irpino, dove i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ariano Irpino erano intenti a ispezionare il perimetro esterno di un mobilificio del luogo, avendo notato poco prima un’autovettura sospetta aggirarsi per le strade del paesino irpino. Un 74enne, verso le 04.30, convinto che l’autovettura parcheggiata non molto distante dalla sua abitazione potesse trasportare ladri, ha imbracciato il suo fucile calibro 16 legalmente detenuto e ha sparato due colpi a pallettoni finiti fortunatamente alcuni su un muro del mobilificio e altri sul cofano motore e sul gruppo ottico anteriore sinistro dell’autovettura utilizzata dai militari dell’Arma. I Carabinieri della Compagnia di Ariano irpino, giunti sul posto, hanno effettuato i rilievi balistici del caso e poco dopo hanno individuato la direzione da cui sono partiti i colpi. Abitazione il cui proprietario possedeva un fucile compatibile con i colpi sparati. A quel punto i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia arianese hanno informato il magistrato e hanno proceduto a effettuare lo stub sulla persona sospettata che ha confessato le proprie colpe. I militari dell’Arma a quel punto hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare, rinvenendo presso l’abitazione munizioni e parte di arma da guerra, nonché altro munizionamento non denunciato. I Carabinieri, dopo aver compiuto tutte le operazioni, si sono portati presso la caserma di Savignano Irpino e hanno provveduto ad avvisare il Procuratore Capo di Ariano Irpino, Dott. Luciano D’Emmanuele e il Sostituto di turno Dottoressa Michela Palladino. L’uomo, tratto in arresto per detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, nonché per danneggiamento aggravato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato associato presso la sua abitazione dove si trova in regime di arresti domiciliari.

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