Essere la prima è sempre un onore, forse anche un privilegio, tanto da farci entrare di diritto nella memoria di tutti. Per i non addetti ai lavori, Marianna Iannarone può essere una sconosciuta ed invece è la prima (giovane) donna ad aver fondato ad Ariano Irpino una casa editrice, la Tempra Edizioni.
Ma perché vi stiamo raccontando di lei? Per il fatto che Marianna, classe 1991, dopo aver conseguito il diploma da geometra ha seguito tutta un’altra strada. Scrittrice fin da adolescente, ha abbandonato gli strumenti per i rilievi topografici e si è concentrata sulla sua più grande passione: scrivere. Laureata in Lettere con indirizzo in Editoria presso l’Università di Salerno, ha continuato la sua scommessa, realizzando un progetto ambizioso in una realtà non sempre facile come quella di provincia. “L’ho fatto perché se tutti andiamo via queste zone moriranno. Io invece voglio che vivano in eterno” dice Marianna che a vederla, con quel caschetto nero e la pelle diafana, sembra la protagonista di un libro delle Bronte, ed invece ha la tempra (non a caso) di una grande imprenditrice. Un po’ come Katherine Graham, prima donna editrice, negli States degli anni Sessanta, del Washinghton Post.
Marianna prima di essere direttrice editoriale è anche un’autrice: nel 2016 pubblica un romanzo intitolato “La voce che non conosci”, successivamente una silloge poetica dal titolo “Viandante” e l’ultimo lavoro pubblicato quest’anno “Futuro edificabile”. Ispirata da poeti e scrittori del Novecento come Pablo Neruda, Alda Merini, Wisława Szymborska e Gregory David Roberts, Marianna si è rimboccata le maniche e, insieme ad Irene Puzo responsabile della parte grafica, ha dato vita al progetto Tempra. “L’associazione, che coinvolge un gruppo di giovani professionisti è nata nel dicembre 2018 e come casa editrice abbiamo iniziato a pubblicare lo scorso aprile. L’idea di fondo è che vogliamo investire in questo territorio perché, sebbene il settore editoriale sia in crisi, vogliamo essere competitivi e affermarci” spiega.
In pochi mesi Tempra Edizioni ha già pubblicato quattro raccolte di poesie, un romanzo e un’antologia in omaggio a Zygmunt Bauman. Forte dunque è l’impronta della direttrice che ritiene importante investire nella poesia e sulla quale ha data vita anche ad un evento realizzato la scorsa settimana proprio sul Tricolle: Invasione Poetica. “La nostra è una scelta controcorrente, certamente lontana dalle logiche di mercato. Eppure i nostri poeti sono autori emergenti che hanno la grinta giusta per lanciare, attraverso le loro opere, messaggi positivi in una società abbastanza complessa. La poesia è in grado di poter restituire mediante la sensibilità e la cura con cui viene scritta, l’umanità ormai persa”.
In un settore di nicchia come quello delle case editrici indipendenti, Tempra Edizioni sta imparando a camminare sulle proprie gambe. Utilizzando come distributore nazionale DirectBook, Tempra è vecchio stampo pur avvalendosi dei social network perché “dopo aver selezionato i manoscritti in modo certosino, seguiamo l’autore quotidianamente e a nostre spese investiamo su di lui dalla pubblicazione alla promozione” dice Marianna.
Controcorrente è anche la fiducia che Marianna ripone nei giovani: nonostante le statistiche riportino un calo dell’attenzione alla lettura (e alla scrittura) delle nuove generazioni, è fiduciosa: “Ci arrivano manoscritti di giovanissimi che sono davvero validi. Forse il problema è nel mercato che non investe più nei piccoli autori, nelle promesse”.
Ariano imparerà a conoscere e apprezzare Tempra Edizioni che, intanto, punta alle prossime pubblicazioni. “Vogliamo dedicarci maggiormente alla narrativa e in particolare alle opere di donne. Tuttavia proseguiremo con la scommessa sulle poesia e a fine mese uscirà un’altra raccolta” chiude Marianna.