PdZ A4, 12 sindaci: “Avellino non condivide con gli altri Comuni la gestione associata dei servizi sociali”

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piano di zona a4
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I Comuni di Altavilla I., Capriglia I., Cervinara, Chianche, Grottolella, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di P. Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi e Torrioni – afferenti al piano di zona A04 – chiedono in una nota al Prefetto di Avellino di separarsi dal Comune di Avellino.

Così in una nota: “Se la normativa parla di gestione associata dei servizi sociali si presuppone che chi ben coordina debba dapprima ascoltare e condividere le esigenze di tutti i territori e poi adoperarsi al meglio per implementare quanto concertato sulla base delle singole esigenze territoriali. E’ invece Avellino, capofila dell’intero Ambito, oramai utilizza il Piano Sociale di Zona come se fosse un proprio servizio comunale. Decide in autonomia senza alcuna concertazione anzi sarebbe più giusto dire non decide – nessun servizio è infatti partito e ad oggi solo una gara su dieci è stata bandita – o se decide lo fa solo per sé visto che i servizi sociali oramai sospesi dal 01 gennaio 2014 in tutto l’Ambito, sono erogati solo nel comune capoluogo” – questa la posizione della maggioranza dei Comuni dell’Ambito che questa mattina hanno incontrato il Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, per richiedere il suo intervento sulla questione “teso ad eliminare la conflittualità venutasi a creare con il comune di Avellino affinché si possa uscire dall’impasse e avviare immediatamente i servizi alla popolazione”.

Le motivazioni della richiesta. “Con una lettera datata 16 marzo c.a. e inviata al Presidente Caldoro i 12 Sindaci dei Comuni di Altavilla I., Capriglia I., Cervinara, Chianche, Grottolella, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di P. Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi e Torrioni ribadivano che “come più volte segnalato agli Uffici regionali, la Convenzione targata Scognamiglio non è funzionale alla realtà locale. La stessa, assegnando al Comune di Avellino ogni prerogativa (Presidenza dell’Ambito, Coordinatore Ufficio di Piano, componenti Ufficio di Piano, sede, voto ponderato ove senza il Comune di Avellino gli altri 15 Comuni non possono deliberare alcunché), ha avuto l’unico merito di ingessare completamente l’Ambito A04. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’Ambito A04 è inattivo e i cittadini, vergognosamente, non ricevono più servizi sociali oramai dal 01 gennaio 2014; il Comune di Avellino, attraverso il proprio personale, riesce a malapena ad erogare i servizi sociali ai propri cittadini lasciando in balia di se stessi i cittadini degli altri 15 Comuni dell’Ambito. Questi ultimi a distanza di tantissimo tempo, hanno accumulato decine e decine di pratiche sociali che rimaste inevase, hanno peggiorato i disagi delle comunità locali, in attesa di risposte. In merito i 15 Comuni dell’ex Consorzio A4 non possono intervenire in quanto, trattandosi di servizi associati, dovrebbero essere erogati dall’Ufficio di Piano dell’Ambito che, invece, è completamente assente”.

Il 17 febbraio u.s., gli stessi Sindaci avevano chiesto al Comune di Avellino di convocare con urgenza il Coordinamento Istituzionale (C.I.) con all’o.d.g., in particolare, il mancato avvio dei servizi. A distanza di due mesi, nonostante l’art. 8 del Regolamento prevede che “in caso di richiesta di convocazione da parte di almeno 1/3 dei componenti, il Presidente è tenuto a convocare il C.I. entro un termine non superiore a 10 giorni, inserendo nell’o.d.g. le questioni richieste”, il C.I. non è stato mai convocato.

A nulla sono valsi i tanti appelli fatti al Comune di Avellino e da ultima una diffida ad adempiere con la quale veniva nuovamente richiesta la convocazione del C.I.. A distanza di oltre due mesi, il C.I. è stato finalmente convocato nella giornata di oggi, 21 aprile, ma per discutere di argomenti totalmente diversi da quelli auspicati dagli altri Sindaci e, addirittura, con all’o.d.g. l’approvazione della programmazione seconda annualità dei fondi PAC 2014, da presentare al Ministero dell’Interno entro il prossimo 25 aprile. Prassi consolidata quella del comune di Avellino di chiedere al C.I. di approvare a scatola chiusa le programmazioni (PAC e Piano Sociale di Zona) un attimo prima di presentarle ai competenti uffici con la scusa di evitare di perdere i finanziamenti. Talché, sono due anni che il C.I., per spirito di responsabilità dei componenti, approva gli argomenti posti all’o.d.g. dal Comune di Avellino, senza, tuttavia, conoscerne i contenuti. Il Comune di Avellino, invece di condividere con tutti i Comuni le progettazioni dei servizi e delle attività da realizzare sul territorio dell’Ambito, preferisce programmare in solitudine senza alcun coinvolgimento degli altri Comuni”.

La richiesta dei 12 Comuni dinanzi al Prefetto. “Stante nei fatti la posizione del Comune di Avellino nettamente arrogante e autoritaria e non affatto tesa a concertare e tutelare la gestione dei servizi sociali su tutto l’Ambito A04, per senso di responsabilità i sindaci dei 12 Comuni ribadiscono, nuovamente, al Prefetto di non voler apporre alcun ostacolo all’approvazione della programmazione dei fondi PAC 2014 ma sottolineano di voler “interrompere la convivenza” con il Comune capofila attraverso una “separazione consensuale” e dunque di “rivedere la DGRC n. 320/2012 in modo che i 15 Comuni del Consorzio A04 possano proseguire autonomamente la gestione del Piano Sociale di Zona separatamente dal comune di Avellino, così come hanno fatto per anni e in modo ottimale prima di detta Delibera”.

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