Avellino – Sarebbe stato troppo facile pensare che la composizione della giunta regionale facesse registrare una schiarita a Palazzo Caracciolo. Le vicende registrate negli ultimi giorni e legate con un filo diretto a Palazzo Santa Lucia hanno invece di fatto aperto una vera e propria vertenza all’interno del Pdl regionale. Contrasti e malumori hanno portato, per quanto riguarda l’Irpinia, alle dimissioni dal partito dei consiglieri provinciali e che, per il futuro, non lasciano presagire nulla di buono.
I sette esponenti azzurri di Palazzo Caracciolo hanno confermato al presidente Cosimo Sibilia la propria posizione di dissenso ma è irragionevole pesare che una situazione di tal portata possa essere condotta alla cancrena. Per questo la prossima settimana si riunirà il coordinamento del Pdl mentre in questo frangente la posizione dei consiglieri resta congelata in attesa di una necessaria schiarita.
“Confermiamo – ha ribadito Franco Di Cecilia, capogruppo dimissionario dell’ente Provincia – la nostra lealtà al mandato conferitoci dagli elettori e alla maggioranza che governa Palazzo Caracciolo. Tuttavia è necessario aprire una discussione all’interno del partito per la disanima della questione. In Regione la nostra posizione non è stata tenuta in debito conto e non sono state ascoltate le nostre ragioni”. In fin dei conti, ed è un dato di fatto, il Pdl avrebbe le carte in tavola per fare la voce grossa. Non è un mistero il successo elettorale che ha reso possibile l’arrembaggio di un governo di centrodestra alla Provincia e che permette oggi al Popolo della Libertà irpino di giocare la parte del leone all’interno del quadro regionale. Ragioni e istanze che tuttavia non hanno trovato giusto appiglio all’interno degli equilibri della Regione Campania e che hanno sortito, come unico effetto, quello di aprire una crisi o giù di lì in una delle roccaforti regionali del Pdl quale l’Irpinia si è dimostrata dopo il voto.
“Avremmo meritato più spazio – chiarisce Di Cecilia – non solo nell’ottica di una migliore corrispondenza tra la politica irpina e quella regionale ma anche in risposta a quella esigenza di rinnovamento di cui il centrodestra si fa garante”.
In attesa del coordinamento della prossima settimana, dunque, i sette consiglieri fanno leva su un atteggiamento di “serrata diplomazia” a cui fanno eco messaggi di solidarietà da tutto il Pdl provinciale nei confronti dei “dissidenti”.
“Sono dati di fatto – conclude Di Cecilia – i vertici del partito si sono fatti carico delle nostre dimissioni” e non resta che attendere per comprendere quale linea il Pdl deciderà di adottare e se, eventuali sviluppi, riescano ad arginare il fiume in piena che, stando alle premesse, potrebbe di qui a breve rompere gli argini. A questo punto la palla passa nelle mani di Stefano Caldoro che proprio oggi, durante il consiglio regionale, ha lanciato la sua proposta: l’ampliamento della giunta.
“L’esecutivo regionale della Campania – ha dichiarato si amplierà, probabilmente a quattordici assessori, due in più rispetto a quelli nominati sabato, per adeguarsi alle grandi Regioni italiane”. Il presidente ribadisce anche che “l’aumento degli assessori non comporterà ulteriore spesa, neanche di un euro”.
Redazione Irpinia
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