“Giovedì 28 marzo, il direttivo provinciale del Popolo della Libertà irpino ha conferito, unanimemente, pieno mandato al Presidente Cosimo Sibilia, in rappresentanza del Partito, per costruire la più competitiva alleanza di governo della città. Con il prestigio e la autorevolezza della sua persona, ed in forza del consenso del PDL, egli ha chiamato a raccolta tutte le energie volenterose di Avellino, in nome di una stagione nuova, sobria e competente, di impegno civico ed amministrativo – spiega in una nota l’ex consigliere provinciale del PdL, Ettore de Conciliis – Un messaggio politico non retorico o banale, che se da un lato identifica nel PDL il soggetto politico trainante e protagonista della prossima consiliatura, dall’altro pone anche le condizioni per coinvolgere e far partecipare associazioni, modo produttivo, realtà civiche, segmenti professionali ed imprenditoriali, terzo settore e volontariato, oltre che le più tradizionali forze partitiche”.
Il patto del 2009 con l’UdC. “A pochi giorni da quell’appello mi sento di esprimere un sincero compiacimento, considerata l’adesione già espressa da molti esponenti della società civile ed anche da formazioni politiche: dai Partiti minori del centro-destra che, seppur occasionalmente con qualche spigolosità, hanno comunque scelto di condividere col PDL una alleanza chiara e credibile, sino all’UDC, realtà con la quale la solidità del patto programmatico stilato nel 2009 non è mai venuta meno”.
Il confronto con Scelta Civica. “Sembra che il confronto in corso si possa estendere anche con i ‘montiani’ di Scelta Civica. Senza farsi fuorviare dalle indiscrezioni, qualche volta anche dalle chiacchiere, che in una fase pre-elettorale vivace come questa rischiano di far perdere di vista i veri risultati politici conseguiti. Mi sembra evidente che vada dato merito al senatore Cosimo Sibilia di essere pienamente riuscito nell’intento: mentre nel PD il tasso della polemica raggiunge il massimo storico, il PDL, oggi, ha acquisito tale centralità e protagonismo da spingere tutti i settori cosiddetti “moderati” ad una riflessione che travalica i perimetri tradizionali”.
“Da tempo, ormai, sostengo che solo sui grandi temi e le grandi progettualità si possa fondare e cementificare una coalizione credibile e vincente, laddove diversamente essa sarebbe solo una cordata o un mero cartello elettorale, ma appare evidente come lo sforzo di tutti stia dando i frutti sperati. Leggere oggi le dichiarazioni dell’ex sindaco Galasso, sostanzialmente possibilista o comunque riflessivo sull’appello di Sibilia, è un dato politico formidabile che non può passare inosservato o taciuto. Comunque vada, è un segnale positivo importante”.
“Comprendo le ragioni di chi, avendo rappresentato l’opposizione in consiglio comunale, oggi lecitamente esprima contrarietà ad un allargamento della coalizione, interpretata come lesiva di percorsi politici ed individuali di lungo corso. Comprendo anche le ragioni di chi, insoddisfatto dalle precedenti amministrazioni, aspiri ad un rinnovo sistemico della composizione della assemblea comunale. In parte, infatti, concordo con tali argomentazioni. Tuttavia appare comunque rilevante, per ogni osservatore della politica locale, verificare quanto significativo, credibile, incisivo e prestigioso sia stato l’appello del PDL, tanto da indirizzarsi a destinatari inediti e comunque oggettivamente rappresentativi di consenso e proselito”.
“Nessuno può oggi prevedere con certezza come andranno le cose e quanto larga sia la coalizione che vedrà il PDL protagonista al primo ed eventualmente al secondo turno elettorale della città di Avellino. Di fatto, però, il PDL rappresentato dal Presidente Sibilia è soggetto politico aggregante, inclusivo, di forte caratura. Con un programma seriamente convincente, capace di conciliare le giuste esigenze di discontinuità con la migliore cultura di governo e delle istituzioni, sono certo, il PDL potrà finalmente amministrare Avellino verso stagioni di progresso e modernità”.
“A questo punto, ed in conclusione, mi sembra giusto che sia il presidente Sibilia ad incaricarsi delle strategie e delle alleanze, come del resto egli, ed egli solo, ha pieno ed esclusivo mandato. Alla classe dirigente del PDL tocca studiare e proporre, argomentare e suggerire, riflettere e elaborare un programma identificante e credibile, di modo che tali alleanze non siano solo vuote geometrie ma seri impegni di governo suggellati dal consenso. Non è mia intenzione polemizzare ma sottolineo quanto importante sia, in una fase delicata come questa, evitare di dare l’idea della presenza di discrepanze e di spaccature interne, che peraltro non ci sono avendo avuto il presidente Sibilia mandato pieno, unanime e non condizionato”.
“Le differenze di vedute, che pur sempre esistono in grandi Partiti, restino all’interno del dibattito interno, mentre è più che mai opportuno che la leadership e la legittimità del presidente Sibilia siano confermate in termini chiari: solo a lui spetta chiudere e siglare gli accordi e gli apparentamenti della coalizione, la scelta del candidato sindaco e della sua squadra, la proposta politica per la città”, conclude Ettore de Conciliis.