Pasquale Manganiello – Molti all’interno del Partito Democratico avellinese hanno osteggiato e criticato la modalità di iscrizione online che non permetterebbe di controllare adeguatamente le adesioni ai rispettivi circoli. Sta di fatto che, nonostante il tesseramento 2017 sia stato aperto lo scorso Luglio, ad oggi non è possibile iscriversi al Pd tramite il sito di riferimento.
La piattaforma delle adesioni online è bloccata e al momento, qualora un elettore volesse aderire al partito, non sarebbe possibile farlo.
Problema abbastanza simile non nella forma ma nel contenuto riguarda il tesseramento cartaceo. E’ stato licenziato, infatti, un regolamento specifico per ogni provincia. Le regole ad Avellino sono simili a quelle previste per tutta la Campania. L’iscrizione, sia online che cartacea, sarebbe consentita dallo scorso Luglio, ma mai è stato possibile accedere al tesseramento nonostante lo statuto nazionale lo preveda per entrambi gli strumenti.
Il commissario Ermini, nell’ultima riunione con i circoli, non ha chiarito le reali intenzioni. L’idea di portare gli elenchi dei tesserati a Via Tagliamento e poi ricevere le tessere cartacee non è stata ben recepita dai segretari di circolo. Al momento nessun circolo ha i moduli per il tesseramento e la data del 25 Settembre destinata alla chiusura delle adesioni sembra fuori contesto. Le buone intenzioni abbondano nelle dichiarazioni dei leader del Pd irpino ma due domande, anche in relazione a quanto accaduto lo scorso Luglio, sorgono spontanee:
L’anagrafe degli iscritti 2016, se approvata, è stata consegnata al Pd nazionale? E quella, più importante: c’è davvero la volontà politica di porre le basi ed affrontare il Congresso ad Ottobre?