Pd, summit romano tra elezioni e candidature. Con un occhio al Comune di Avellino

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Marco Imbimbo – Un faccia a faccia necessario per fare il punto della situazione e provare a stabilire una linea da seguire nei prossimi mesi. Il commissario provinciale del Pd, David Ermini, ha tenuto a rapporto i rappresentanti irpini del partito durante il vertice romano convocato presso il Nazareno. Seppur con assenze pesanti, è stato stabilito un percorso da seguire tra congressi di circolo, quello provinciale (che non si farà prima delle elezioni), amministrative in provincia, soprattutto nel capoluogo, ma anche una valutazione sull’amministrazione Foti. Tra i presenti c’erano gli ex membri del direttorio Rosetta D’Amelio, Valentina Paris e Luigi Famiglietti, insieme al consigliere provinciale Gianluca Festa. Proprio l’invito a quest’ultimo, da parte di Ermini, e non al sindaco Foti, ha innescato il malumore di Umberto Del Basso De Caro nei giorni scorsi che ha preferito snobbare l’incontro. Assenti anche Enzo De Luca, in aperta polemica con Ermini a causa di quel congresso provinciale non ancora fissato, e l’ex presidente del Pd, Roberta Santaniello (che ha spiegato le sue ragioni in una nota stampa).

Durante l’incontro, Ermini ha assicurato ai presenti che entro fine mese definirà l’anagrafe degli iscritti, alla luce anche delle 4 mila tessere sottoscritte in due giorni a settembre. Si tratta di un passaggio fondamentale per i successivi congressi. Quasi certo lo slittamento di quello provinciale a dopo le tornate elettorali del 2018, la volontà del commissario è quella di far svolgere i congressi di circolo almeno nei comuni in cui si andrà al voto. Tra cui anche Avellino, anche se in questo caso resta da stabilire la modalità perché, probabilmente, verrà superata l’attuale suddivisione dei circoli per passare a una differenziazione territoriale di Avellino, anche in base alla vecchia suddivisione della città in circoscrizioni. Un modo, questo, per provare a riorganizzare i circoli.

Ovviamente il tema caldo dell’incontro ha riguardato le prossime elezioni, da quelle politiche alle amministrative. Sul primo punto, dall’incontro, è emersa la quasi certezza che le candidature alle prossime politiche verranno indicate stesso da Roma, con buona pace di chi chiedeva le primarie. Ipotesi, questa, che quindi tende anche ad allontanare la data del prossimo congresso provinciale. Sarà il nazionale ad indicare i nomi per l’Irpinia. Al Nazareno, però, si è parlato anche del comune capoluogo, dall’attuale amministrazione fino all’organizzazione delle prossime elezioni. Il governo Foti sta attraversando momenti molto delicati, e non da pochi mesi. Le fibrillazioni che si registrano in maggioranza sono tante e le valutazioni sull’operato non sono state positive. Un’esperienza, come è emerso dall’incontro, che andrebbe superata il prima possibile. A tal proposito, in tema di prossime elezioni, durante l’incontro è stato stabilito di non attendere l’esito delle politiche 2018 per cominciare a lavorare sulle successive amministrative ad Avellino, perché il tempo a disposizione sarebbe poco. Quindi il percorso per le comunali dovrà essere stabilito prima delle politiche. A inizio anno, dunque, il Pd irpino si troverà a fronteggiare un discorso complessivo, tra alleanze e intese interne al partito, che dovrà abbracciare sia le politiche che le amministrative