Solofra – Di seguito la nota del Circolo Pd di Solofra sulla questione Asi.
“Il Partito democratico di Solofra esprime viva soddisfazione per l’elezione del sindaco, Michele Vignola, nel Consiglio di Amministrazione dell’Asi Avellino. L’elezione di Vignola, per come è maturata, è il segno di un rinnovato protagonismo della città di Solofra nelle dinamiche dello sviluppo della Provincia di Avellino, dinamiche che non possono prescindere dal ruolo strategico che il distretto della concia naturalmente è chiamato ad esercitare nel contesto provinciale e non solo. L’elezione all’interno CDA dell’Asi Avellino del sindaco Michele Vignola rappresenta un punto focale nello sviluppo delle linee programmatiche che l’amministrazione comunale ha portato avanti fin dal primo giorno del proprio insediamento. Un progetto di sviluppo che passa per la riconversione e la valorizzazione delle ampie zone industriali dismesse a ridosso del centro urbano, da destinare ad uso residenziale, commerciale e di servizi. L’obiettivo è di rimettere in moto l’economia locale che versa in una situazione di grave crisi e di attuare la messa in sicurezza del territorio, realizzando una grande opera di recupero e riqualificazione, di tutela e di rispetto dell’ambiente. Il risultato conseguito dal sindaco Vignola rappresenta quindi un’occasione di sviluppo per la città tutta, un’occasione che le polemiche sterili di questi giorni non possono certo intaccare. Queste accuse infondate provengono da chi nel Partito Democratico solofrano, da tempo a questa parte, si limita a mettere in atto solo opere di opposizione e mai di costruzione all’interno della maggioranza. Le parole di De Stefano e di Pisano, assumono poi contorni ancora più grotteschi se si pensa che proprio De Stefano, nei due anni nei quali è stato assessore all’urbanistica, ha sempre condiviso quegli stessi progetti che oggi, senza più delega, va così alacremente ad avversare. Il risentimento personale non fa bene alla comunità e non può ricadere sugli altri. La guerra dei poveri è una cosa, la politica è un altra”.