Una segreteria snella, di 6-7 elementi, che comprenda i big del partito in Campania e possa assumere rapidamente delle decisioni: è questa la prospettiva su cui sta lavorando il coordinatore regionale del Pd Assunta Tartaglione che prepara il nuovo esecutivo regionale dopo aver azzerato quello vecchio in seguito all’inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Ma la giornata di ieri ha segnato l’ennesima spaccatura nel partito con il gruppo dei Giovani Turchi – tra cui l’irpina Paris, Marciano, Capacchione, Valente e Cozzolino – che ha deciso polemicamente di non partecipare all’incontro chiedendo la presenza dei vertici nazionali nelle decisioni campane. Un modo per mettere sotto pressione la Tartaglione, e che consegna l’immagine di un Pd diviso.
Il confronto nella sede del partito non ha prodotto la nuova segreteria, che dunque resta azzerata.
Dunque, lo strappo tra i democratici e il governatore Vincenzo De Luca potrebbe essere ricucito con l’ingresso in giunta di un esponente del Pd.
“Abbiamo lavorato con grande responsabilità per il rilancio dell’azione politica del Pd sottolineando l’importanza di costruire un rapporto diverso tra il partito e il presidente della Regione De Luca, riportandolo nella dialettica normale nel rapporto che ci deve essere tra presidente e suo partito. Ci vuole un cambio di passo”. Questo il commento di Assunta Tartaglione al termine della riunione di ieri presso la sede di via S. Brigida a Napoli.