Pd non fa Festa: cancella dall’anagrafe “Davvero” i “tre ribelli”

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Continua il subbuglio in casa Partito Democratico. La guerra e conta interna si fa ancora più lampante. Con votazione a maggioranza, quattro favorevoli e tre contrari, la commissione di garanzia provinciale del Pd ha deciso di cancellare dall’anagrafe degli iscritti Gianluca Festa, Lino Guerriero e Carmine Beatrice (consiglieri comunali di Avellino, Grottolella e Bonito) rei di essersi candidati in una lista diversa da quella di partito. Un affronto subito regolato. I tre da questo momento non sono più nell’anagrafe del partito. La commissione ha ritenuto fondate la motivazioni del ricorso presentato dal segretario Carmine De Blasio che aveva chiesto l’applicazione dell’articolo 2 comma 9 dello Statuto del partito. Rinviata invece la discussione sul ricorso che le minoranze (rappresentate da Lucio Fierro, Walter De Pietro e Gerardo Capozza) hanno presentato contro il segretario per violazione del codice etico del partito. Ma la partita di carte bollate non terminerà certo qui.

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