Pd, Nicholas Ferrante ai giovani elettori: “Siate esigenti con la politica”

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Pd, la nota di Nicholas Ferrante rivolta agli elettori irpini.

In questi giorni sta prendendo forma l’accordo di Governo tra i 5 Stelle e la Lega e sono preoccupato quanto te: avremo al governo una destra sovranista, il cui leader fino a qualche anno fa diceva che fossimo dei terroni. Parto dal presupposto che il partito di cui faccio parte ha gestito male i giorni prima del 4 marzo, malissimo quelli dopo. Non credo, come tanti nel mio partito, che tu non abbia capito nulla. Anzi, ero e resto dell’idea che un governo tra i 5 Stelle e il Pd sarebbe stato il migliore che si potesse avere in questa fase, che ci è stata consegnata da una legge proporzionale.

Il 4 marzo, entrando in quella cabina elettorale, hai sbarrato un simbolo che secondo te poteva essere una speranza o una risposta a un vuoto politico intorno. Come te, anche io mi incazzo di fronte al fatto che la nostra terra sia violentata. In cui non ci viene offerto nulla: zero opportunità, scuole mediocri, trasporti fatiscenti. E siamo costretti poi ad andare via. Perché tutto è blindato ed emerge sempre chi ha l’aggancio per farcela, fosse anche mediocre. Credo quest’ultime siano persone che si accontentano di poco: in questi casi, l’ambizione si ferma a quel mondo ovattato che hanno intorno. E ti spieghi come sia possibile, mentre tu sgobbi – sognando un futuro – tra i banchi di una scuola superiore o all’università a combattere contro il tempo: prima ce se ne esce e meglio è. Ti credo, perché lo faccio tutti i giorni anche io.

Non ho condiviso nel mio partito le tifoserie dei grandi e dei giovani – questi ultimi mi hanno lasciato perplesso – che in questi giorni si sono augurati che il tuo voto, perché fosse confluito in un’alleanza con la Lega, non dovesse avere effetto. E che dovessero esserci le peggiori sciagure per rimpiangere i governi scorsi. Se 5 Stelle e Lega faranno un governo, ben venga. A questo punto va bene un’opposizione seria – sono le regole della democrazia – da parte del Pd, spero però che quel partito che tu hai votato non faccia male. Se proprio le cose dovessero precipitare, direi meglio rimanere come stiamo. Non è consolatorio e non credo alla logica del “tanto meglio, tanto peggio”, come chi nel mio partito racconta. È impensabile augurarsi il fallimento come se non ci costasse qualcosa. C’è da sperare che le cose non vadano per il peggio: come me, anche te tra qualche anno dovrai laurearti e magari trovare un lavoro. Dovrai farlo con le tue forze, poiché non hai la spintarella. È un’ingiustizia tutto questo, lo so bene: è stare con le mani nella melma. Una citazione che ultimamente mi ripeto spesso fa così :” La forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria”.

Questo è il disagio che deve indignarti e indurti all’impegno. Ciò che ti ho voluto raccontare varrà soprattutto da oggi, se nel tuo comune saranno presentate le liste per le amministrative. Sei giovane e non farti burattinare da nessuno. Se un candidato – di qualsiasi schieramento – vorrà avvicinarti, chiedigli che idea ha del tuo futuro. Sii esigente con la politica.