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Pd, Maffei: “Fallita clamorosamente la sfiducia a De Blasio. Avrebbero dovuto rifletterci, lo faccia Roma “

Nella giornata di ieri è stato presentato un nuovo documento da parte del fronte anti-De Blasio (Festa-Capone-Ricciardi-Todisco-Palmieri)  che propone di fatto un mandato, seppure commissariale, con contestuale costituzione di un comitato di reggenza espressione delle componenti più rappresentative, che abbia, quest’ultimo, la funzione di dare sostanza politica alla fase di transizione, additando come non sufficiente la nomina di un Commissario calata dall’alto.

Sul punto è intervenuta Chiara Maffei, referente della componente che fa capo all’ex senatore Enzo De Luca:

“Non posso non tornare su quanto accaduto nell’Assemblea di lunedì, un’assise durata cinque ore affinchè i delegati potessero raggiungere il Cappuccino e votare una mozione di sfiducia inseguita per tre mesi, sottoponendo il partito alla vergogna. Alla fine  sono arrivati 50 voti e la sfiducia non è passata. Da statuto, se come è accaduto la mozione di sfiducia è stata bocciata, Carmine De Blasio è ancora a tutti gli effetti il segretario provinciale. Questo è quanto. E’ stato fatto un nuovo appello alla responsabilità in un partito che al momento è un partito di Governo, l’unico presente sul territorio, ed invece si continua a parlare di dimissioni e di Commissario. La partita, per quanto ci riguarda, si è chiusa a Capriglia.”

Il documento con tutta probabilità verrà inviato ai vertici regionali e nazionali del Pd…

“Che lo facessero. Roma e Napoli si dovranno assumere la responsabilità di commissariare chi di fatto non è stato sfiduciato. Si dovranno pure render conto che due deputati dem insieme alla presidente del Consiglio regionale non sono stati nelle condizioni di sfiduciare un segretario…”

Nel documento si parla di un governo straordinario inclusivo anche dell’area che non ha votato a favore della mozione di sfiducia. Qual è la sua opinione?

“Dopo quanto accaduto a Capriglia ci vuole una bella faccia tosta per continuare a chiedere le dimissioni del segretario provinciale. Hanno messo il Pd alla berlina di tutti, i nostri elettori sono stati costretti a leggere ogni giorno sui giornali di attacchi feroci invece che di proposte utili ai cittadini. Tutto ciò ha provocato disaffezione verso un partito spaccato che di fatto risentirà elettoralmente di questi tre mesi di impasse”.

Come se ne esce?

“Avevamo concordato con i vertici nazionali che si potesse trovare una soluzione provando ancora una volta ad appellarci al senso di responsabilità soprattutto dei riferimenti istituzionali del partito. Poi viene fuori questo documento… a questo punto decidessero a Roma.”

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