Pd, Losco: “Unità, non unanimità. Riferimenti istituzionali allo stesso tavolo per un confronto reale”

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Antonello Losco, presidente OpenIrpinia

Antonello Losco, OpenIrpinia organizza un incontro con molti dei big del partito in vista del Congresso. Perché?

“Perché è giunto il momento di ripartire, di ritornare alla Politica con la P maiuscola, di capire se esistono le condizioni di un confronto reale e profondo sulle questioni vere della nostra provincia. Dal nostro punto di vista c’è la necessità di uno sforzo da parti di tutti per traghettare il partito democratico irpino fuori dallo stato attuale. Quello di lunedì prossimo rappresenta solo il primo di una serie di appuntamenti che abbiamo immaginato, convenendo che fosse doveroso iniziare il confronto con le figure istituzionali del nostro partito.”

Da più parti si chiede coesione in vista dell’appuntamento di fine ottobre. Prove di Congresso unitario?

“L’unità è un concetto diverso dall’unanimità. Il Congresso e l’elezione di un segretario sono un punto di arrivo. In questa fase il PD irpino, prima dell’elezione di un segretario, ha la necessità di riscoprire le ragioni di uno stare insieme, le modalità di ricostruzione di un senso vero di appartenenza e le condizioni del vivere civile di una comunità.”

Sta di fatto che molti dei relatori del convegno sono coloro che hanno affossato la segreteria di De Blasio. Il vostro è anche un tentativo di ricomporre?

“Mi piace pensare che stiamo provando a compiere uno sforzo di grande maturità politica. Esistono momenti differenti e processi che vanno compresi e guidati; crediamo sia arrivato il momento di guardare ognuno oltre il proprio orticello, di anteporre il PD ad ogni legittima ambizione, di comprendere come si restituisca dignità ad un partito che ha perso l’abitudine al confronto, alla discussione, all’elaborazione di un pensiero e di una visione.”

Come giudica i due anni di Direttorio e quanto è accaduto questa estate con il commissariamento? Si poteva evitare?

“Lei è testimone del fatto che in questi mesi non abbiamo lesinato critiche rispetto ad un’esperienza che doveva essere transitoria, utile a guidarci verso la fase congressuale e che invece si è protratta nel tempo. L’arrivo dell’On. Ermini ha rappresentato la naturale conseguenza dell’improvvisa accelerazione in una fase in cui non esistevano tempi e condizioni per andare ad affrontare il Congresso di cui questo partito ha bisogno.”

Si partirà da un tesseramento con apertura totale anche alle adesioni online. È d’accordo?

“Premesso che la possibilità di tesserarsi attraverso l’utilizzo del sito nazionale è prevista da anni dallo statuto del PD, il punto vero non è quello di demonizzare o meno questa o quella modalità di sottoscrizione di una tessera. L’aspetto fondamentale è come restituire ai circoli territoriali e ai singoli iscritti ruoli e funzioni da troppo tempo persi. Quella capacità di esser centrali nella vita quotidiana di un comune. Se pensa che, oramai già da qualche anno, molte sezioni territoriali si sono trasformate in semplici comitati elettorali utili a legittimare il percorso del “leader” locale di turno, che trattasi di primarie o di passaggi amministrativi, capirà bene quanto effimera sia una discussione sulle modalità di iscrizione al partito.”

Alcuni opinionisti sono dell’idea che il Congresso, nonostante il lavoro di Ermini, non si farà. Secondo lei è un’ipotesi che potrà trovare riscontro nella realtà?

“Non è un’ipotesi peregrina, né sarei sorpreso più di tanto. Pensiamo, però, di conoscere quello che di cui il PD necessita e lungo quella direttrice intendiamo muoverci e, chiaramente, auspichiamo che si ritorni il prima possibile ad una condizione di normalità.”

Cosa farà OpenIrpinia in vista del prossimo Congresso?

“Porteremo il nostro contributo in termini di idee e di esperienze nel tentativo di costruire una visione comune sui temi che, a nostro avviso, dovranno essere centrali nella discussione. Ambiente, sviluppo di questa provincia, riorganizzazione dei servizi, accoglienza e integrazione sono solo alcune delle questioni che andranno affrontate. Abbiamo l’ambizione e la presunzione di essere utili al Partito Democratico e non ci sottrarremo a questa sfida.”