“Per noi la svolta è un partito libero da tutti questi inciuci, da tutti questi mestieranti della politica che un vero mestiere non sanno cos’è … noi non ci stiamo più a vedere che tutti i giorni si dà spazio a persone che non si sa nella vita che lavoro facciano, come facciano a farsi una pubblicità di tale portata e che utilizzano la politica per proprio uso e consumo. Per noi la partita si pone sul piano della proposta e del cambiamento, quello vero però!
Massimo Lo Russo dirigente del Pd e, soprattutto, coordinatore dell’ associazione Generazione Futura 3.0 non ci sta a vedere quello che lui stesso definisce un “teatrino di marionette tristi e sole che presto si vedranno tagliare i fili che ancora li reggono in piedi” e commenta le fasi salienti di quello che sta avvenendo nel pd Post assemblea del 14 dicembre.
Lo Russo, l’ assemblea ci ha regalato un quadro assolutamente confusionario e non chiaro. Come commenta il momento ?
“Per noi lunedì 14 è stato un momento da dimenticare. Quello spettacolo ci ha convinti ancor di più che vale la pena impegnarsi perché siamo certi che quel partito non è il vero Pd. La nostra associazione, il nostro gruppo ha un’ idea diversa di politica che è fatta di gente che pensa di darsi da fare per gli altri, che immagina di incidere nel cambiamento provinciale e regionale. Quella nella quale i sindaci, che si riconoscono nel Pd, difendono il loro partito e non ridono in una fase come questa, non deridono il lavoro di un’assemblea né un momento così delicato per le sorti del partito.
Siamo alla frutta: esiste oramai solo una rotta, quella del chi piglia di più, di chi si spartisce di più, di chi occupa più posti per sè e per gli altri, quella delle clientele ma le più basse mai viste fino ad ora. Siamo pronti a dire che ci sono state per quell’Assemblea manovre di ogni tipo, da ogni parte, promesse di posti di lavoro, promesse di posti negli Enti e di questo non si salva nessuno. Alcuni delegati sono stati indotti al voto con promesse ignobili… insomma ci viene il mal di pancia quando vediamo quelle scene. Siamo nel momento in cui una fotografia sui giornali vale più della dignità della persona o di un gruppo.”
In che modo dovrebbe ripartire il Pd irpino?
“Credo che la vera parola sia partecipazione. La nostra attivita politica ci dice che c’è una popolazione che vuole partecipare e sentirsi parte di un progetto come quello del Pd. Ecco questo per noi è partito ma credo che siamo rimasti gli unici visto quello che è successo.
Le nostre Istituzioni, soprattutto loro, hanno ridotto il partito ad una guerra tra bande, aggiungerei tra familiari , ad una battaglia tra poveri. Non c’è chi si salva lì in mezzo ma c’è tutto da ricostruire. Noi ci crediamo in una rivoluzione, ma crediamo allo stesso tempo che la rivoluzione si faccia da qui e soprattutto dai territori.
Eppure ieri ci sono stati ancora forti strascichi, il segretario continua ad attaccare, Festa fa una conferenza stampa sul partito a porte chiuse, gli altri parlano di commissariamento.
La scenetta di ieri sulle scale del partito è tutta da dimenticare. Vorrei infatti ricordare a qualcuno che queste persone si sono candidate contro il partito, hanno votato contro il partito, hanno sempre pensato alla loro posizione e poi al partito. Non c’è stata una volta nella quale abbiano partecipato al dibattito ma hanno sempre inciuciato per questioni loro. Hanno attaccato delegati in assemblea gratuitamente, hanno portato così come dice il codice civile parenti fino al 6° grado di parentela a votare in assemblea, mogli, padri, cugini etc. Insomma di chi stiamo parlando? Di fenomeni che interessano soprattutto ai social network ? La situazione non è meglio da altre parti. Ci sono i renziani …renziani di che ?? A parte partecipare alla Leopolda non abbiamo visto una sola azione renziana, abbiamo visto molti inciuci democristaini finchè è stato comodo loro, finchè hanno potuto gestire candidature.
Tutti sappiamo ad esempio che sono stati loro a candidare nelle liste del Pd nella zona di Grottaminarda persone che nulla hanno a che fare con il Pd, sono stati loro a imporre nella lista delle Regionali la presenza di alcuni candidati solo perché raccomandati da Roma, sono loro che hanno fatto accordi pre elettorali e post elettorali e che si sono giocati a cena la faccia del Pd irpino.”
Lei, quindi, salva solo il segretario e la sua componente?
“Guardi anche Carmine De Blasio ha sbagliato diverse volte e soprattutto quando conduceva la segreteria e tutto il partito con loro, quando non ha alzato le scrivanie a richieste assurde, quando non ha candidato Francesco Todisco che meritava quella candidatura e che resta l’unico lucido in questa partita. E questo il segretario lo sa perché glielo abbiamo detto tante volte. Ma non c’è una sola ragione perché chi oggi lo critica lo dovesse sfiduciare. Sono stati sempre insieme e adesso cosa c’è che non va ??? La logica per noi è chiara, accontentare qualcuno per una mancata elezione come segretario del partito, qualcun altro come presidente di Ente e dare sfogo a qualche desiderio di qualcuno che vuole diventare presidente di questo partito per essere una “nuova” e dico “ nuova “ candidata al parlamento.”
Lei crede che il commissariamento sia una strada possibile o immagina che la questione possa essere risolta diversamente?
“In questi giorni ci sono molti che invocano un commissariamento esterno. È chiaro che chi lo fa ha intenzione di manovrare il giocattolo dall’ esterno credendo che questa sia la questione. Grazie ad amicizie romane si pensa di poter gestire per potersi garantire mentre chiunque di noi sa che questa è una operazione per spartire quote, gestire in malo modo il tesseramento, fare accordi futuri. Anzi le dirò che gli accordi sono stati già fatti.”
Insomma lei ci dice che il fronte dell’ opposizione si muove con logiche di questo tipo ma voi che cosa avete intenzione di fare?
“Noi siamo pronti a fare la nostra parte ma garantendo una nuova forma di politica al pd. Se oggi i 5 stelle avanzano è perché stiamo facendo pena sui territori. La squadra è pronta ad imprimere una traccia nel Pd che vuole raccontare la buona politica e le buone azioni. Siamo pronti a raccontare che esiste una politica semplice di persone semplici come noi che sono abituate nella vita ad alzarsi al mattino e a lavorare, che leggono la politica in maniera libera. Per noi i padrini sono solo quelli battesimali.
Siamo pronti a combattere il populismo e siamo pronti a sfidarlo a casa sua, siamo pronti a metterci in piazza e per noi il 2016 sarà l’anno delle politica vera. Insomma siamo pronti ad essere la parte nuova fresca del nuovo partito, siamo pronti a essere renziani veri. Renzi pensa ad una ristrutturazione del Pd e fa bene perché c’è una differenza importante tra la sua azione e la capacità dei gruppi dirigenti di veicolarle. Non siamo più presenti nei circoli, dai quali noi vogliamo che parta la vera rivoluzione ed è lì che racconteremo che cosa significa fare buona politica. Tenteremo di distruggere il pensiero clientelare.
Dai territori dalla voce della Gente comune da chi vota altro perché non ha più speranza. Per noi la rivoluzione è possibile ancora. Per noi la partita si pone sul piano della proposta e del cambiamento quello vero però! A casa tutti coloro che hanno gestito, utilizzato questo partito fino all’ osso, a casa i vecchi che hanno gestito il partito da anni per puro scopo personale visto che questa provincia sprofonda. Che sia il momento di svolta vera , fatto di quei giovani che nell’ animo hanno voglia di cambiare la realtà.”