Pd – “L’Irpinia in Europa”: l’intervento di Luigi Famiglietti

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Con la tappa di Avellino giunge al traguardo la campagna “L’Europa che fa, il Mezzogiorno che vince” promossa dall’on Gianni Pittella in collaborazione con la Fondazione “MezzogiornoEuropa”.
E’ intervenuto al riguardo il responsabile provinciale del dipartimento Europa e Politiche comunitarie, Luigi Famiglietti: “…si fa un gran parlare di fondi 2007-2013 come ultimo treno per la nostra provincia per agganciare lo sviluppo, fasciandosi già la testa perché con l’ingresso dei Paesi dell’Est nel 2013 le nostre regioni meridionali non godranno più dello status “privilegiato” di zona obiettivo 1 e quindi ci sarà una drastica riduzione di finanziamenti da Bruxelles. In realtà la fascia obiettivo 1 non è una condizione di “privilegio”, anzi, denota un sostanziale sottosviluppo socioeconomico che andrebbe superato grazie all’impiego virtuoso delle risorse europee così come è avvenuto per altre regioni europee come l’Irlanda, la Spagna e il Portogallo, ma anche come è accaduto per il nostro Abruzzo.
Dovremmo avere l’ambizione di metterci al passo con le regioni europee più evolute invece di preoccuparci di mantenere lo status di regione svantaggiata
”.
Inoltre, Famiglietti, ritiene necessario invertire sulle logiche di spesa e programmazione che hanno caratterizzato i fondi 2000-2006, in quanto, l’alta capacità di spesa non è sinonimo, automatico, di buona capacità di spesa.
La proposta Famiglietti: ripartire dalla programmazione e dalla coesione sociale.
Vista la conformazione strutturale della nostra provincia, formata per lo più da piccoli comuni, “…occorre mettere in campo una struttura sovracomunale capace di perseguire un disegno di internazionalizzazione dell’Irpinia con una chiara visione degli obiettivi da raggiungere, ponendosi un orizzonte temporale medio lungo. Nell’immediato bisognerà razionalizzare gli strumenti di programmazione negoziata presenti sul territorio ricorrendo agli accordi di reciprocità previsti dalla Regione Campania e cominciare a pensare ad un’unica agenzia di sviluppo irpina che sia diretta promanazione dell’Ente Provincia.
Una analisi comparata della realtà degli enti locali in Italia mette in evidenza come la gestione delle risorse e delle politiche comunitarie venga sempre più intesa come fattore di competitività degli enti e dei territori amministrati, grazie all’accresciuta consapevolezza che la qualità e l’efficacia dell’azione delle singole amministrazioni pubbliche risulti sempre più dipendente dalla capacità di promuovere, sviluppare e gestire un quadro articolato di relazioni con interlocutori pubblici e privati, locali e nazionali, italiani e internazionali. Alla luce di tutto ciò appare evidente la necessità di “sprovincializzare” il dibattito politico in Irpinia, anche sui fondi comunitari, e far capire come bisogna aprire il nostro territorio alle enormi possibilità che ci offre l’Unione Europea che vanno anche al di là delle pur ingenti risorse del P.O.R. 2007-2013

Inoltre, “…nell’immediato per tentare di ovviare alla mancanza di una guida politica alla Provincia di Avellino, si darà vita ad una consulta permanente degli amministratori del Pd irpino, per cercare di limitare i danni che sicuramente subirà il nostro territorio in questo periodo di commissariamento della Provincia. Infine, seguendo l’esempio di altre realtà italiane, occorre dotare il nostro territorio di una rete territoriale di Antenne Europa, che funga da supporto agli amministratori locali ed agli operatori di settore.
L’Europa, dunque, rappresenta per il Sud ed in particolare per l’Irpinia il futuro possibile, come sostiene Pittella, ma solo se saremo in grado di entrare direttamente in connessione con Bruxelles ed è intenzione del Pd mettere in condizione i nostri territori di competere alla pari con le altre aree europee
”. (di Rossella Fierro)

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