Pd, la nota di Gerardo Capodilupo: “E’ ora che dica qualcosa di sinistra”

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La nota di Gerardo Capodilupo, membro della direzione provinciale del Partito Democratico irpino.

Strano partito il PD, pare conosca solo due modi di agire.

Quando vince, è capace di sacrificare all’altare della governabilità qualsiasi forma di dignità, imbarcando partiti da prefisso telefonico, accettando imposizioni e forzature, sempre giustificate da un innato senso di responsabilità.

Quando perde, la solita riflessione interna e l’indagine riguardo le ragioni della sconfitta conducono, quasi sempre, ad una sicura catastrofe elettorale.

Solitamente l’analisi della sconfitta è una semplice guerriglia tra correnti e la responsabilità è un mal celato desiderio di conservare il potere acquisito.

Servirebbe invece un partito propositivo, popolare, inclusivo. Servirebbe un partito che oltre i nomi abbia cura di generare un proprio pensiero politico. Le vittorie e le sconfitte si alternano e passano, le idee, le parole, le azioni restano.

Lunedì in direzione provinciale si respirava una voglia di ripartire. Rimettere al centro del dibattito i temi, superando le incomprensioni, è necessario sia per il pd che per la nostra Irpinia. Non serve un Fronte Repubblicano da contrapporre ai nuovi populisti , serve un centro sinistra, pensante, che possa contrastare una destra nazionalista e sovranista. Dall’elezioni locali e nazionali abbiamo ricevuto una grande lezione, cioè, a differenza di quanto raccontato dai profeti del “tutto è uguale”, esiste la destra ed esiste la sinistra.

E’ ora che il Partito Democratico cominci a dire qualcosa di sinistra. La questione morale, proprio come trent’anni fa, necessita di essere approfondita, o meglio, necessità di un megafono. Questo dovrà fare il Pd amplificare e denunciare le storture e le iniquità. Senza avere la paura di perdere consensi , schierato a difesa dei cittadini e con la dovuta competenza, dovrà necessariamente trattare temi come l’abusivismo edilizio, la difesa dell’ambiente, le salute, la guerra alla criminalità, la gestione delle risorse idriche. Senza forzare le tappe, ma con intelligenza e passione, mettendo da parte ambizioni personali e dannose incomprensioni, questo Pd che sarà, forse potrà ritrovare una rinnovata sintonia con il proprio elettorato.