Pd, i veltroniani: “Sia Galasso il coordinatore dell’unità di crisi”

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Peppino Di Iorio e Andrea Forgione a nome del coordinamento provinciale di Modem, movimento politico che fa capo a Walter Veltroni, preoccupati per l’empasse che il partito sta vivendo in questa provincia a seguito della forzatura operata dal gruppo dirigente del Pd, che ha causato le dimissioni di gran parte dei componenti del nuovo esecutivo, propongono a tutte le democratiche e i democratici una road map che porti il partito fuori dalle secche. Il percorso, finalizzato al recupero di credibilità e fiducia nel rapporto con i cittadini, è riassumibile in tre punti: primo, azzeramento del neo esecutivo perché delegittimato agli occhi dell’opinione pubblica che lo considera frutto di un maldestro accordo di palazzo fra i soliti capibastone; secondo, nomina di una unità di crisi che si occupi esclusivamente delle prossime elezioni amministrative che vedrà impegnati 33 comuni della provincia di Avellino per il rinnovo dei consigli comunali che deve essere assolutamente coordinata dal sindaco di Avellino, Pino Galasso; terzo, procedere, dopo la tornata elettorale, alla convocazione dell’assemblea dei 100 delegati: unico organo deputato a definire la linea politica del partito, oltre ad eleggere il nuovo coordinamento provinciale, nella quale si deciderà se è opportuno indire un congresso straordinario oppure avviarsi a un breve periodo di commissariamento. “Perseverare nel mantenere lo status quo, così come fanno gli archimandrita Venezia e Fierro – spiegano – ci porterà solo alla sconfitta politica ed elettorale con danni irreparabili per il futuro stesso del partito provinciale dal momento che le divisioni nel PD non passano più per antiche appartenenze. L’antinomia oggi è fra conservazione e innovazione, cambiamento e restaurazione, fra un bisogno di alzare lo sguardo e rivolgere l’attenzione all’orizzonte e chi immiserisce il confronto con tatticismi esasperati; fra un pensiero libero che non si acquieta, alla ricerca, coraggiosamente di nuove strade e chi è paralizzato da uno sguardo rivolto al passato. Tutti i democratici di questa provincia avvertono l’esigenza di voltare pagina – conludono i due referenti dell’area Modem – e le dimissioni di massa dall’esecutivo di Lengua sono il segnale che oramai la maggioranza dei democratici irpini vuole il rinnovamento della costumanza politica e della classe dirigente”.

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