Pd, Famiglietti ci mette la faccia: “Congresso il 23 Luglio”

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“Nel momento in cui i circoli saranno chiamati a votare il segretario provinciale, contestualmente potranno votare anche per il segretario di circolo. Io ritengo che non possiamo più attendere per avere organismi provinciali legittimati dagli iscritti. Lunedì scorso presso la sede del partito regionale a Napoli con la segretaria regionale e gli altri membri del coordinamento provinciale abbiamo stilato il regolamento congressuale provinciale e fissato la data per l’assemblea finale al 23 luglio.”

Il deputato del Pd Luigi Famiglietti detta la linea su fb a margine del Congresso cittadino di Ariano Irpino.

Il parlamentare ci mette la faccia e garantisce:

“La nostra federazione era stata già autorizzata a svolgere il congresso provinciale prima del congresso nazionale con un deliberato della direzione nazionale. Poi si e’ deciso di spostarlo dopo il congresso nazionale e dopo le amministrative. Dopo averlo concordato con il nuovo responsabile organizzazione nazionale Rossi, la segretaria regionale ha convocato presso la segreteria regionale noi 4 membri del coordinamento provinciale per fissare regolamento e tempi del congresso provinciale che rispecchiano, tra l’altro, le stesse modalità già individuate per lo scorso mese di marzo; in sostanza occorrono tre settimane per chiudere le procedure congressuali.”

Eppure da Roma non sono arrivate conferme ufficiali. Ma l’uscita pubblica di Famiglietti lascia supporre che siano arrivate delle garanzie in merito allo svolgimento dell’adunata Pd a fine Luglio. E’ certo che un nuovo eventuale rinvio minerebbe quantomeno la credibilità dell’ex sindaco di Frigento che si è esposto a chiare lettere: “il congresso si farà”. Presenti nel pomeriggio ad Ariano anche Enzo De Luca e Rosetta D’Amelio.

Nei commenti al post polemiche da parte di Giovanni Bove:

“E a che titolo costoro convocano congressi? La settimana prossima è convocato anche il congresso del circolo Laboratorio democratico ad Avellino. A che titolo? E con quale regolamento? E chi lo ha approvato e reso pubblico? E come è possibile che un circolo che esiste solo sulla carta e non si riunisce mai, improvvisamente convoca congressi? Più che democratico mi sembra un laboratorio di fantasie politiche.”

E ancora:

“Purtroppo il PD ha uno statuto ed un regolamento che disciplinano la stagione congressuale. Attualmente ne esiste uno valido per tutta Italia che non prevede ancora l’apertura della fase congressuale locale (circoli e congresso provinciale). Non so cosa abbiano pensato a Napoli e soprattutto chi e a quale titolo, ma sarà il nazionale a decidere e mi sembra che si sia già espresso al riguardo. Avellino non farà eccezione e vivrà la stagione congressuale locale al pari di tutte le altre province italiane. Quanto accaduto è tamquam non esset ed espone a rischio ricorsi, soprattutto in assenza di qualsivoglia espressione di volontà da parte degli organismi locali ancora in essere (assemblea e direzione).

Io credo che la comunità democratica non la si costruisce con colpi di mano e pagliacciate burocratiche; in questa vicenda a me spiace constatare che gli onorevoli del mio partito si siano prestati a questa ennesima dimostrazione di non guardare all’interesse generale ma a quello dei propri piccoli recinti. Mi sarei aspettato piuttosto da tutti loro una riflessione sul ruolo e la natura dei circoli, che a mio avviso e per come sono oggi vissuti, non me ne vogliano i compagni di ariano che stimo, vanno assolutamente ripensati e rifondati quanto a struttura e funzioni.”