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Pd, Enzo Venezia scrive a David Ermini

“Gentile Ermini,

per ben due volte ti ho inviato una mail, il 25 agosto e il 26 settembre, ma senza riscontro.

Volevo solo anticiparti le numerose difficoltà che avresti incontrato, purtroppo, nel tuo lavoro di “commissario tecnico”. Avevo il desiderio di affidarti qualche mia riflessione – figlia di una lunga esperienza politica e istituzionale – con la segreta speranza di aiutarti a individuare la migliore strategia per una gestione condivisa e democratica del congresso.

Vedo (e spero in buona fede) che hai reso ancora più problematico e difficile il viaggio che ci dovrà portare al congresso. Da molti mesi il PD irpino sta facendo tutto il possibile per alimentare al suo interno conflitti e incomprensioni che lo stanno trascinando “dritto dritto” in un inarrestabile declino e in una evidente anarchia.

Gran parte delle nuove iscrizioni è frutto di una mancata vigilanza di via Tagliamento e prevalentemente di un clientelismo esasperato, fatto di “compari e comparielli” e di una sconsiderata ambizione personale. Sarei particolarmente curioso di conoscere il numero degli iscritti che si sono recati di persona alla sede provinciale del partito e i relativi orari; per ovvie ragioni non ti chiedo di raccontarci quanto accaduto in diversi altri circoli di Avellino e provincia.

Senza una strategia politica che sia in grado

di realizzare la speranza della gente, non si va molto lontano, anzi si corre il rischio di svolgere un ruolo irrisorio. Solo chi ha un pensiero che sappia affascinare la coscienza dei cittadini può pensare di rappresentarli in politica e nelle istituzioni.

Un consiglio. Con tutto quello che è accaduto nelle varie sezioni della provincia, dovresti azzerare quanto è necessario; in questo modo farai celebrare un congresso pulito e il PD ritroverà un suo ruolo che lo riporti a essere protagonista in Irpinia, in Campania e nel Mezzogiorno.

Avevo accolto, anche pubblicamente, la tua venuta come una buona occasione per poter aiutare il partito, attraverso regole trasparenti e l’individuazione di una classe dirigente che pensasse al bene comune e non esclusivamente alle proprie aspirazioni.

Per affermare delle regole certe era proprio necessario provocare l’intervento della Procura della Repubblica? Se avessimo vigilato meglio, tutto questo non sarebbe accaduto.

Gentile Ermini, Bauman diceva: “L’insicurezza odierna assomiglia alla sensazione che potrebbero provare i passeggeri di un aereo nello scoprire che la cabina di pilotaggio è vuota, che la voce rassicurante del capitano era soltanto la ripetizione di un messaggio registrato molto tempo prima”.

Il PD irpino, a mio avviso, ha bisogno di piloti bravi, capaci e credibili.

Buon lavoro e tante belle cose.”

Enzo Venezia

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