“Occorre lavorare per ricreare davvero un clima unitario, per costruire e radicare il partito abbandonando i litigi del passato”.
Ma a richiedere più attenzione è la convocazione dei congressi. In primis occorre votare i vertici casertani che si sono dimessi dopo le Provinciali, e quelli napoletani. E a tal proposito ieri si è riunita la commissione di garanzia che ha licenziato il dispositivo congressuale stabilendo che l’ultima data utile per la convocazione dell’assemblea che eleggerà il segretario partenopeo sarà quella del 30 giugno. Anche se la minoranza franceschiniana potrebbe insistere per chiudere la partita entro 40 giorni. Anche in virtù della discussione sull’organigramma del gruppo democratico in consiglio regionale.
Durante un incontro a Roma tra Pierluigi Bersani e i referenti regionali, il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca aveva proposto delle modifiche statutarie che avrebbero portato allo slittamento dei congressi. Una proposta che Amendola non ha accolto di buon grado preferendo invece convocarli subito, da un lato per venire incontro alle richieste di una parte del partito dall’altro per risolvere il caso della segreteria napoletana, senza vertici da mesi.