Renato Spiniello – “Se vogliamo il bene del Partito Democratico, del suo popolo e dei suoi elettori dobbiamo superare la logica delle correnti o almeno renderla meno preponderante rispetto agli anni passati, e ragionare con un’altra logica post 4 marzo”. Giuseppe Di Gugliemo, a pochi minuti dall’ufficializzazione della sua candidatura a Segretario Provinciale del Pd, annuncia così il suo programma per risollevare il partito.
“Ripartiamo dai territori” ha aggiunto l’ex membro della commissione e attuale sub-commissario dell’onorevole David Ermini, commissario straordinario per il Congresso.
Nella candidatura di Di Guglielmo convergono diverse componenti del Pd provinciale, a partire da quella che fa capo alla Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio, fino ai vari Festa, D’Agostino, Iannace, Paris e Santaniello. “Una convergenza attorno alla mia figura e ai programmi – ha spiegato il candidato alla segreteria – rappresento una figura di novità e in coerenza col lavoro svolto da sub-commissario e membro della commissione. Sono sostenuto da due liste (“Il territorio protagonista” e “Più Dem”, ndr) e questo è un segnale importante”.
Su amministrative e primarie, Di Gugliemo ci va più cauto. “Aspettiamo innanzitutto le elezioni del 14 e 15 – dice – occorre che il partito ritrovi la bussola, perché è stato da sempre oggetto di discussioni continue, quindi bisogna sedersi attorno ad un tavolo e trovare l’obiettivo comune. Le primarie potrebbero essere uno strumento importante, ma solo se uniscono e non se dividono”.
Priorità? “Aspettiamo Roma e l’assemblea nazionale – chiosa l’esponente democrat – La mia idea è proseguire il lavoro svolto fin’ora, rincontrare i circoli, far parlare i territori e dare dignità a queste realtà. Spero che il nuovo segretario, chiunque sia, abbia vita lunga”.